La mia prima maratona, Firenze 26/11/2006 Dedicata a Guido

Vi domanderete ma cosa centra l’Apuano con una corsa podistica per di più una maratona?
Bè è una nuova scommessa con me stesso e ho voluto vedere se riuscivo anche in questa impresa.
E’ il 26 novembre data che da molti mesi attendo con un misto di ansia, paura ed eccitazione, ma ora eccomi qui insieme a Marco e Enzo sul bellissimo piazzale Michelangelo a Firenze. Siamo arrivati di buon ora la partenza è per le ore 09,00 ancora il grosso non è ancora arrivato: diamo un’occhiata alle gabbie e guardiamo con invidia i cartelli che indicano le partenze per i tempi per noi fantascientifici sino ad arrivare ai “top runner”. Mentre gironzoliamo incontriamo altri amici e iniziamo a fare un po’ di riscaldamento, riscaldamento ma in breve  ci riportiamo nella zona partenze.
Ormai la piazza è piena, intorno a noi si sente parlare in moltissime lingue, si percepisce un’aria di festa.
All’inizio non ero emozionato, o non volevo pensare di esserlo ma man mano che il tempo passa mi sento sempre più preso dall’evento e l’adrenalina comincia a circolari dentro come non mai.
Un’ elicottero della RAI sorvola sopra di noi migliaia di mani si sollevano in segno di saluto.
Con un po’ di ritardo viene dato il via, dalla nostra posizione ci sono voluti circa tre minuti prima di passare dalla linea della partenza.
Scendiamo per la lunga discesa non molto agevolmente per il gran numero di  partecipanti.
Enzo è andato, lui ha tempi migliori dei nostri, io e Marco proseguiamo, giungiamo in Lungarno A.Moro  siamo al 15° Km, tempo 1.28.17, è il tempo per cui mi sono allenato quindi  per ora va bene. Qui troviamo i nostri supporter: Mario che ci immortala con le foto, Giuseppina, Grazia e Franca fanno sentire il loro tifo.
Ora usciamo dal centro e stiamo per giungere a Campo di Marte, lo stadio, in Largo Gennarelli  raggiungiamo la mezza maratona a 21 km. Con il tempo di 1.59.11 ottimo, per me!!
Io e marco ci chiediamo a vicenda se tutto va bene e le nostre risposte sono affermative e allora alzare le gambe e via andare.
Davanti a me ora si presenta un cavalcaferrovia abbastanza ripido da affrontare dopo circa 25 Km;  bene affrontiamolo tanto dopo c’è la discesa!
Arriviamo al ristoro, Marco subito dopo allunga, penso che stia bene e non cerco di stargli dietro per me va bene questa andatura.
Ritorniamo verso il centro e la moltitudine di persone che troviamo lungo la strada ci carica con le loro grida festose, gli applausi e gli incitamenti, attraversiamo l’Arno e sul ponte c’è pure la banda dei Carabinieri che ci fa onore.
Il momento più magico è quando entriamo nel centro storico, la folla è numerosa i palazzi sono tra i più belli in assoluto e cosa dire delle piazze? Del resto Firenze è meta di milioni di turisti ogni anno.
La gente lungo tutto il percorso è qualcosa che ti mette i brividi. Un calore così è una carica di adrenalina che ti entra con prepotenza nelle vene e che ti emoziona oltre l'immaginabile. Una cosa Fantastica e unica al mondo.
Ritroviamo anche i nostri tifosi personali e devo dire che mi ha fatto molto piacere sapendo che erano lì, specialmente Mario, non mi sarei arreso per niente al mondo.
Intanto i Km si sovrappongono uno dopo l’altro siamo giunti al 33°, nel parco delle Cascine,  qui cominciano i guai, dei crampi allo stomaco mi fanno venire in mente pensieri di ritiro, rallento sino ad una andatura al passo per circa un Km quando finalmente mi passano, riparto ma le gambe non sono più come prima, ma testardamente continuo,  penso a Marco già all’arrivo invece  lo noto a poca distante da me, lo raggiungo e gli domando preoccupato cosa è successo, mi risponde che è finita la “benzina” subisce gli stessi dolori che ho sentito io prima solo che a lui non passano.
Riproviamo a partire ma non dura molto resto un po’ con lui e lo incito a ripartire ma non va proprio. Io vado i miei tempi si alzano vertiginosamente ma comunque mantengo una sorta di corsetta che mi porterò sino alla fine. Trentottesimo km, ne mancano solo quattro, Si fa per dire!! Come sono lunghi quei pochi che ti mancano, più di tutti quelli fatti in precedenza.
Poi giunge il trentanovesimo, il quarantesimo, il sogno si stà per avverare, tutti i sacrifici, le fatiche degli allenamenti, i lunghi, lunghissimi, medi e ripetute tutto sta per concludersi sotto uno striscione con la scritta arrivo. Scorgo ancora una volta i miei amici e questa volta sono io che urlo, un urlo di gioia, ho in mano la foto del mio Grande Amico Guido, purtroppo scomparso prematuramente un anno fa, si la sua foto me la sono portata  appesa al mio fianco e la sua presenza è sempre stata con me soprattutto nei momenti che pensavo di no farcela. Guido era un appassionato di corsa tra le altre cose aveva fatto numerose maratone e addirittura per dieci anni consecutivi la Pistoia – Abetone di 53Km in salita. E’ stato lui a portarmi verso questa passione, quando corricchiavo così tanto per calare un po’ di peso lui mi incitava a fare di più e così sono venute le varie corse del fiore a S. Anna, le corse di S. Rossore a Pisa e altre sino a questa, avrei voluto correrla con lui che per me è stato sempre punto di riferimento e lui comunque ha trovato il modo di corre al mio fianco lo stesso.
Come sempre mi è stato vicino e non mi ha deluso spingendomi sin qui dopo 4ore 27minuti e 40 secondi.
Tagliato il traguardo mi sono lasciato andare sono molto stanco, ma provo una gioia così grande, che mi metto a piangere.
Ciò che provo è una commozione e una gioia immensa, ce l’ho fatta e pensare che solo cinque anni fa non avevo mai corso, questa Maratona non la dimenticherò per tutta la vita.
Grazie a Guido, Marco, Enzo, Mario, Giuseppina, Grazia e Franca e un bravo me lo voglio dire anche da me: “Bravo Alessandro !!”

Foto

Di seguito i miei tempi:

  Scarsi? Provate a farlo anche voi e poi vedremo........