14/01/2007
Stazzema,
Monte Croce, Callare di Matanna
Quota vetta (m.): 1314
Difficoltà: E
Sentieri percorsi:
5 bis
-Stazzema, termine strada interrotta a monte-Casa del Pittore-Rifugio Forte dei
Marmi
6 -Stazzema- Fonte di Moscoso-Foce di Petrosciana-Petrosciana-Fornovolasco
8- Cardoso-Fonte di Moscoso-Foce delle Porchette-Palagnana
108 -Foce delle Porchette-Le Scalette-Colle delle Baldorie
109- Alto Matanna-Foce delle Porchette-Foce di Petrosciana
5 -Stazzema- Rifugi Forte dei Marmi-Callare di Matanna-Alto Matanna
Punti appoggio: Rifugio
Forte
dei Marmi 865 mt.
Acqua : Sul sentiero n° 6 alla fonte del Moscoso e presso il rifugio Forte dei
Marmi
Le feste sono passate ed è ora di riprendere i nostri vagabondaggi, in questi
ultimi giorni il tempo è stato bello ma oggi per dispetto c'è una nuvolaglia
che non ci fà sperare bene: ma comunque non ci spaventiamo e andiamo lo stesso.
Ci ritroviamo io (Alessandro), Rossano, Mario a sorpresa e la Giuseppina.
Partiamo subito verso Stazzema.
Prima di entrare nel paese, in prossimità di una larga curva, si notano le
indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi, le seguiamo per circa un paio di km
sino ad una segheria pochi metri più avanti inizia il sentiero, per la verità
due sentieri il 5 che conduce direttamente al rifugio e il 6 che porta alla Foce
di Petrosciana.
Noi però continuiamo sulla strada che ora diventa sterrata sino al
termine e da qui prendiamo il sentiero 5 bis che in pochi minuti ci riporta al
sentiero n° 6 che è una vecchia mulattiera ancora ben conservata, mulattiera che collegava le valli
della Versilia con la Garfagnana.
Attraversiamo una strada di servizio dell'agriturismo Casa
Giorgini posta a pochi metri sul sentiero e ci inoltriamo nel bosco.
La giornata è proprio nebbiosa ma per lo meno non fà freddo; e quando lo fa il
freddo quest'anno pazzo!!! Attendiamo ancora la neve ma per adesso non se ne
parla.
Io e Rossano andiamo spediti mentre Mario fa il buon samaritano e aspetta la
Giuseppina che dice di essere fuori forma, e ci credo dopo tutte quelle
abbuffate delle ultime feste!!
E Mario lo farà per altruismo oppure per opportunismo? " E' la seconda che
hai detto!!! "
Giungiamo alla Fonte del Moscoso e buttiamo l'acqua del sindaco e riempiamo le
boracce con la fresca acqua di questa sorgente.
Ripartiamo e dopo poco giungiamo al bivio con il sentiero n° 8 per la Foce
delle Porchette. Dopo qualche tornante arriviamo alla Foce a quota 982 mt, valico
situato tra le rocce del Monte Croce e la parete del Nona, facciamo una piccola
sosta con spuntino e poi riprendiamo il cammino imboccando il sentiero n° 108
" il sentiero delle scalette ", è così chiamato perché dopo un
breve tratto su prato si inoltra in un gola e la salita è aiutata da scalini
scolpiti nella roccia è presente anche una catena fissata alla roccia,
comunque il passaggio non presenta difficoltà.
Al termine della salita siamo alla Fonte del Pallino 1076 mt. la
fonte butta ancora ma purtroppo rifornirsi d'acqua qui sarebbe molto difficile
in quanto l'acqua sgorga quasi al livello del terreno.
Seguendo ancora il sentiero giungiamo ad dei segnavia azzurri che ci indicano la
via per la vetta, iniziamo la salita alquanto ripida e man mano che saliamo
aumenta il vento, molto fastidioso, la nebbia sembra aumentare ma ormai siamo in
prossimità della vetta e perché rinunciare?
Le verdi praterie che ammiriamo in primavera sono scomparse e qualche pastore
bruciando l'erba secca ha preparato il terreno per la nuova erba e tutto quel
bruciacchiato da un senso di tristezza, a pensare che questa montagna è famosa
per le grandi fioriture di giunchiglie.
Ma eccoci in vetta sotto la croce il vento adesso è molto fastidioso, ci
facciamo alcune foto, salutiamo un gruppo che sta arrivando e poi decidiamo di
ridiscendere tanto anche il panorama non è dei migliori ansi non c'è proprio,
peccato perché da quassù si potrebbe spaziare dal mare tutte
le vette delle
Apuane settentrionali, il Matanna (m.1317), il Nona (m.1297), il Procinto
(m.1177), e in bella evidenza il gruppo della Pania
della Croce con l'Omo Morto e la Pania Secca. Bè! pazienza è già
tanto che siamo potuti venire si quassù.
Scendiamo riportandoci alla Fonte del Pallino e successivamente alla Foce delle
Porchette e qui decidiamo di andare sino all'alto Matanna sul sentiero n° 109;
l'inizio di questo sentiero è pianeggiante ma ben presto si inerpica su ripida
salita, Mario che non lo conosceva si è subito preoccupato e pensava che
avremmo dovuto risalire tutto il monte Nona e per un pò glie lo abbiamo fatto
credere, le sue esternazioni non sono qui ripetibili.
Comunque dopo circa duecento metri di salita il sentiero diventa pianeggiante ed
è proprio una passeggiata sino all'Alto Matanna.
Vi giungiamo Mario si lamenta sempre, ora ha fame ma quando gli prospetto che
dobbiamo fare un'altra bella salita non vi dico come ha reagito ma ha acconsentito
di arrivare in cima al Callare di Matanna per poi scendere al rifugio Forte dei
Marmi.
All'Alto Matanna
1030 mt. è presente
un ristorante sempre frequentato in quanto vi ci si arriva con le auto e ci si
mangia anche bene; noi invece saliamo direttamente al Callare
di Matanna (m 1139), situato fra il
Matanna, e il Nona (m. 1297), in stupenda posizione panoramica. Sulla destra
scorgiamo, il Procinto
(m. 1177), un torrione cilindrico che si innalza un po' discosto dal crinale
principale e separato da questo da un intaglio: l'intaglio del Procinto. In
questo luogo la Sezione UOEI di Pietrasanta ha posto un bellissimo Crocefisso in
Bronzo restaurato recentemente dall'artista Tartarelli Mario.
Scendiamo ora sul sentiero n° 5 "A. Bruni", costeggiando le
vertiginose pareti del Nona.
In breve giungiamo al
rifugio CAI Forte dei Marmi all'Alpe della Grotta 868 mt. dove un grande
cane San Bernardo ci accoglie con la sua voce stentorea decidiamo di mangiare
all'aperto e ci accomodiamo sull'erba dove un pallido solicello fa capolino tra
la nebbia siamo tutti a dieta ma chi sà come mai anche oggi dagli zaini esce di
tutto e di più inutile elencare le varie leccornie mi farebbe ingrassare solo
nell'elencarle.
Ad un tratto sentiamo delle voci familiari e vi riconosciamo Mario e Giosuè che
hanno mangiato e soprattutto bevuto al rifugio, si uniscono a noi e restiamo li
un pò a raccontarci le nostre avventure ma le ore passano veloci in compagnia
di amici, mica come il lunedì!! Andiamo a prendere un caffè e poi a malincuore
ripartiamo. Non lontano dal rifugio c'è una grande fonte dove abbiamo fatto
scorta d'acqua e poi inboccato il sentiero n° 5bis siamo tornati verso Stazzema
sino a rincontrare presso la " Casa del Pittore" il sentiero n° 6 poi
casa Giorgini e infine di nuovo il 5 bis per raggiungere l'auto.
Foto