3/4 Febbraio 2007
Passo delle Radici
Amico mio, tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro,
e ognuno a se stesso,
Fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolterò,
ritenendo che la tua voce sia la mia voce;
e quando starò zitto dinanzi a te
Pensando di star ritto dinanzi a uno specchio.
Kahlil Gibran
Punto di partenza: Passo delle Radici (1529 m s.l.m)
Punto di arrivo: Passo del Giovarello (1663 m s.l.m)
Dislivelli: 250 m in salita e 100 m in discesa
Grado di difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 2 ore
Periodo consigliato: Maggio - Ottobre
Con questa escursione si apre la stagione
delle escursioni della sezione UOEI
di Ripa di Versilia e nel calendario
propone una giornata gioviale tra soci al rifugio UOEI
di Pietrasanta al Passo delle Radici.
Veramente questa non è stata una vera e propria escursione ma un
ritrovarsi tutti assieme lasciando liberi di praticare le attività che aggradano
di più.
Il nostro gruppo composto da otto persone si è portato al rifugio
del Passo delle Radici già dal pomeriggio del 3 unendosi agli amici della
sezione di Pietrasanta già lì dal giorno prima.
Arriviamo che è quasi ora di cena e visto che veniamo tutti da Pietrasanta e
oggi ricorre il Santo patrono della città ed è usanza celebrala con ricche
stordellate alla pietrasantina, anche se lontani abbiamo voluto essere ligi alla
tradizione e 5 kili di succolenti tordelli sono andati a finire in pentola, voi
che non siete della Versilia non pensate che non sò come si scrive tortelli è
che i nostri hanno questo nome cioè tordelli!!!
Nel rifugio è stato allestito un nuovo camino e perché non provare come ci si
cucina alla brace e giù allora rosticciana e salsicce, vino buono e moto altro
sino al dolce caffè e ammazza caffè.
Ahh!! siamo belli satolli quì ci vuole una bella passeggiata; il grosso del
gruppo si porta sulla pista di fondo e facciamo la camminata al chiaro di luna,
con lezione delle varie costellazioni e posizione della sella polare da parte di
Angelo. Non sono mancati i vari agguati a suon di palle di neve, i più temerari
sono andati sulla pista da sci scendendo con le lampade frontali.
In ambedue i casi è stato molto piacevole.
Prima di andare a letto ci vuole un bel punch caldo.
Arriva la mattina finalmente, è si perchè Mario anche stavolta si è dato da
fare a tenerci compagnia con il suo ronfare e la luce del sole è stata per
tutti una liberazione.
Dopo le operazioni di rito, colazione e pulizia personale, l'idea era quella di
andare a noleggiare le ciaspole ma all'arrivo degli altri amici della sezione di
Ripa chi era sprovvisto ha optato per una camminata sino a S. Giminiano, paese
vicino, altri sono andati a sciare.
Io e Marco che abbiamo le ciaspole nuove nuove vogliamo provarle al più presto
e partiamo con l'intento di raggiungere gli altri amici di Pietrasanta con
destinazione il monte Giovarello.
Partiamo camminando tra gli alti faggi, la partenza è un pò goffa in quanto
non avevamo mai usato questi arnesi ma in breve tempo capiamo come funziona e
andiamo spediti, non seguiamo un sentiero vero e proprio ma andiamo un pò a
naso e cerchiamo di seguire le orme di chi è passato prima di noi sperando che
siano dei nostri amici, girovaghiamo un pò a caso e per seguire le tracce
facciamo un lungo giro pesca che non ci porta da nessuna parte, scendiamo un
pendio e ci troviamo sul sentiero n° 00 che porta al rifugio
Battisti, decidiamo di seguire le orme che vanno dalla parte opposta: altro
giro a vuoto e ci ritroviamo all'inizio dello 00 ok! questa volta lo prendiamo e
lo percorriamo cercando di tenerci fuori dalla traccia già segnata.
Il sentiero prosegue in leggera salita e dai vari tornanti che incontriamo
ammiriamo il bellissimo panorama che ci si pone davanti: l'intera catena delle
nostre Apuane si staglia davanti a noi ricoperta dalla neve e inondata dai raggi
sole spiccando nel celo blù, sulla nostra sinistra fa sfoggio Bocca di Massa e
il monte Cella.
Entriamo in un'abetaia e al termine di una salita sentiamo delle voci familiari,
sono gli amici che cercavamo, proseguiamo ancora un pò e in breve arriviamo in
vetta al Giovarello.
Dalla vetta lo sguardo oltre che spaziare verso le Apuane si spinge anche verso
la Pianura Padana e in lontanaza risalta la caratteristica sagoma della
Pietra di Bismantova.
Ci facciamo le foto di rito, uno spuntino e vista l'ora tarda ripartiamo alla
volta del Passo dove ci attendono gli amici che hanno fatto altro.
Ripercorriamo in parte il sentiero e per lo più tagliamo tra i faggi, cosa
molto più divertente camminare su neve vergine è una bella sensazione non
sprofondare sino al ginocchio come ci era capitato molte altre volte.
Raggiungiamo il rifugio e troviamo molti intenti a fare uno spuntino aspettando
che il pranzo sia pronto, sono le tredici!!
Alla voce che è pronto tutti ci portiamo all'interno dove ci aspetta una bella
spaghettata e bis di tordelli, salumi, formaggi, pomodori secchi con acciughe e
capperi, acciughe marinate e ..........
Mamma mia che abbuffata!! I digestivi comunque non mancano tutti fanno a gara
per far assaggiare le varie grappe aromatizzate con i più svariati
ingredienti.
Ma il tempo è tiranno, quando vai a lavorare dieci minuti ti sembrano ore ma
quando sei in compagnia le ore volano ed è quindi ora di risistemare e di
tornare a casa:
E' vero che non è stata una vera escursione delle nostre ma questa esperienza
è stata positiva, infatti abbiamo potuto stare assieme condividendo la gioia di
una giornata passata spensieratamente infatti i veri amici amano
condividere i momenti preziosi che la vita riserva loro, come le piccole
cose dell'esistenza per cui vale la pena di vivere ogni giorno.
Foto