27/01/2008 Giro ad anello da Stazzema, Callare di Matanna, le Porchette, Rifugio Forte dei Marmi
 

 

Sentieri: 5Bis  (Stazzema, termine strada interrotta a monte-Casa del Pittore-Rifugio Forte dei Marmi)
               5 (
Stazzema- Rifugi Forte dei Marmi-Callare di Matanna-Alto Matanna)
               109 (Alto Matanna-Foce delle Porchette-Foce di Petrosciana)
               
8) Cardoso-Fonte di Moscoso-Foce delle Porchette-Palagnana
               6)  Stazzema- Fonte di Moscoso-Foce di Petrosciana-Petrosciana-Fornovolasco)
               121 (San Rocchino-Grattaculo-Rifugio Forte dei Marmi-Fonte di Moscoso)
Punti d'appoggio:  La Baita degli scoiattoli, Rifugio Forte dei Marmi, Albergo Alto Matanna
Acqua: Rifugio Forte dei Marmi, Albergo Alto Matanna, Fonte del Moscoso sul sentiero n° 6 e all'incrocio tra il 6 e il 5 bis
 
 Quote: Stazzema 439 mt, Baita degli scoiattoli 885, mt - rifugio Forte dei Mrami 868 mt. - Callare di Matanna 1139 - Foce delle Porchette 908 mt.

 


 Le feste sono passate, complice anche il mal tempo è già un pò che non ci ritroviamo per fare una delle nostre belle camminate:
Dopo tanta pioggia  questi ultimi giorni il tempo è stato bello ma oggi per dispetto c'è una nuvolaglia che non ci fà sperare bene: ma comunque non ci spaventiamo e andiamo lo stesso.
Ci ritroviamo io (Alessandro), Rossano, Giuseppina, Luca, Sabrina, Bruno e Santino
Partiamo subito verso Stazzema.
Prima di entrare nel paese, in prossimità di una larga curva, si notano le indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi, le seguiamo per circa un paio di km sino ad una segheria pochi metri più avanti inizia il sentiero, per la verità due sentieri il 5 che conduce direttamente al rifugio e il 6 che porta alla Foce di Petrosciana. 
Noi però continuiamo sulla strada che ora diventa sterrata   sino al termine. scendiamo dalle auto e io, Luca, la Sabrina e la Giuseppina  ci prepariamo per l'escursione, mentre Rossano, che ormai è un alpinista provetto ( sarebbe meglio dire poveretto), bruno e Santino si preparano per un'arrampicata sui Bimbi del Procinto, i
Bimbi sono le propaggini orientali del Procinto, di cui la via è in pratica la traversata da Est verso Ovest.
Quindi corda e attrezzature varie nello zaino e con grande disappunto di Rossano lasciare il superfluo in macchina, il superfluo di Rossano era il pranzo che per lui è l'essenziale, comunque viene convinto e così partiamo. Prendiamo il sentiero 5 bis che in pochi minuti ci riporta al sentiero n° 6 che è una
vecchia mulattiera ancora ben conservata, mulattiera che collegava le valli della Versilia con la Garfagnana.
Attraversiamo una strada di servizio dell'agriturismo Casa Giorgini posta a pochi metri sul sentiero e ci inoltriamo nel bosco.
Oltrepassata la Casa Giorgini dopo poche curve troviamo il bivio con il sentiero 5bis in località Casa del Pittore lasciando dopo breve per  per la baita degli Scoiattoli.
Il nostro gruppo quì si divide, noi seguiamo per il rifugio Forte dei Marmi e Rossano, bruno e Santino si apprestano ad attaccare la scalata ai Bimbi del Procinto.
Io con un pò d'invidia per il gruppo degli scalatori mi devo accontentare dell'escursione sino al Callare di Matanna, va bene lo stesso, come disse la volpe!
Prima di prendere il sentiero n° 5 per il Callare andiamo al vicino rifugio Forte dei Marmi e prenotiamo per il pranzo.
Ora siamo pronti a salire prendiamo questo comodo sentiero che passa sotto le strapiombanti pareti del Nona e mentre saliamo abbiamo anche una splendida vista dell'insieme del Procinto e dei "Bimbi", siamo nel bosco e il frusciare degli alberi ci preannuncia che più su avremmo trovato forte vento e infatti così è stato!
Dal Callare ci voltiamo verso il Procinto e cerchiamo di veder se scorgiamo i nostri amici che stanno scalando, Luca. però, dice ce forse è meglio se guardiamo dall'altre parte del Callare che forse siamo sotto vento, chi sà però come avrà voluto fare a vedere  oltre la cresta della montagna!
 Siamo al Callare a quota 1139 situato
 fra il Matanna, m. 1317, e il Nona, m. 1297, in stupenda posizione panoramica, peccato che il vento è tanto forte e freddo che non stiamo neanche ad ammirare il panorama, in condizioni migliori si potrebbe vedere il mare in lontananza e sulla destra scorgere, il Procinto (m. 1177), il meraviglioso torrione cilindrico che si innalza un po' discosto dal crinale principale e separato da questo da un intaglio: l'intaglio del Procinto, più distante verso sud il Piglione.
Come detto cerchiamo riparo dal vento ma anche da questo lato non è meglio, scendiamo un pò sotto lo sguardo indifferente di varie mucche al pascolo quando Luca esordisce così: " ho fame e mi fermo a mangiare!" Ora uno si immagina che si sarebbe fatto uno spuntino con un pò di frutta o che sò uno snak niente di tutto questo un bel paninazzo con prosciutto arrosto è quello che ci vuole, secondo lui e anche la Giuseppina.
Finalmente finiscono di divorare i panini e ripartiamo scendendo verso l'albergo Alto Matanna ma prima di arrivarci si prende il sentiero n° 109
costeggiando le pendici del versante EST del Monte Nona .
percorriamo questo sentiero piuttosto pianeggiante, tranne l'ultimo tratto decisamente in discesa, percorso in questa direzione, in circa quaranta minuti giungiamo alla Foce delle Porchette ( 908 mt.)
valico situato tra le rocce del Monte Croce e la parete del Nona.  La foce regala le prime emozioni. Lo sguardo si sofferma in uno scenario maestoso. La linea di fuga del monte Forato [mt.1209] e a seguire la cresta della Costa Pulita [mt.1281] formano un ideale albero maestro per la fantastica "Vela" della Pania della Croce (versante Sud).
Anche quì il veto ci tormenta e dopo una breve sosta alla marginetta, (
La marginetta era riparo per il viandante e per gli animali domestici che, secondo la transumanza, si portavano sugli alpeggi; era ricovero temporaneo degli attrezzi contadini, ma, soprattutto, era luogo di preghiera del singolo come della collettività che...in particolari ricorrenze, la adornava di fiori e la rischiarava con il lume delle candele o col fioco lumino ottenuto dalle chiocciole svuotate e riempite d’olio. La maestà  oltre la funzione di evidenziare i confini e i limiti, assumeva il ruolo di tutela della casa, della stalla, del podere, della fonte rivestendoli quasi di un  manto di sacralità. A Terrinca questi rilievi marmorei iniziano dal 1500 ed accompagnano le vicende umane della popolazione fino ad oggi. Dal sito www.terrinca.it/marginette.htm  ), un'occhiata fugace al panorama e prendiamo il sentiero n° 8 che dopo vari tornanti ci conduce a raggiungere il sentiero n° 6, giungiamo alla Fonte del Moscoso, perseguiamo costeggiando le preti a strapiombo del Nona e poi il Procinto, oltrepassiamo una marginetta e subito dopo sulla sinistra parte il sentiero n° 121 che conduce prima alla Baita degli Scoiattoli e poi al rifugio Forte dei Marmi.  http://www.caifortedeimarmi.it/Frame_set/rifugio.htm
Quando passiamo sotto le pareti dei Bimbi del Procinto guardiamo attentamente per vedere se scorgiamo i nostri amici ma non c'è traccia, li precediamo al rifugio.
Attendiamo per più di un'ora ma non si vede e non si sente nessuno, quindi entriamo nel rifugio, caldo e accogliente, per il pranzo; pranzo con menù di pappardelle ai funghi, bistecca di manzo alla brace e patate arrosto, naturalmente buon vino, dolce, caffè e ammazza caffè.
Siamo lì che sorbiamo una buona grappa che eccoli che arrivano gli scalatori, dalle loro facce soddisfatte capiamo che è andato tutto bene, Rossano è tutto eccitato per l'impresa fatta; eccolo lì che racconta di soste, manovre, rinvii, nodi e discensori.
Viene portato anche a loro il pranzo, un pò meno ricco vista l'ora ma comunque ancora sufficiente.
Continua il racconto dell'impresa e noi forse per non sentire più specialmente Rossano decidiamo che è giunta l'ora di ripartire.
Scendiamo verso il "fontanone" nei pressi del rifugio e imbocchiamo il sentiero n° 5bis per la Casa del Pittore. Il sentiero è riconoscibile per la presenza di un'antica fornace per la produzione della calce, sembra un nuraghe sardo; superate poi due  ruderi di abitazioni 
troviamo un interessantissimo esempio di come gli usi cambino con il passare degli anni: siamo in presenza di una piccola ghiacciaia, un vero e proprio frigorifero del 1800 ricavato nella roccia.
il sentiero termina sul 6 e dopo poco siamo di nuovo a Casa Giorgini e subito dopo di nuovo sul sentiero 5 bis " le Scalette".
In pochi minuti giungiamo alle auto.
Tornati a Ripa di Versilia terminiamo la giornata chi davanti ad un caffè, chi ad un prosecco rimaniamo un pò li ad raccontarci le nostre esperienze e infine ci diamo appuntamento per altre avventure.

Foto escursione

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