15- 16/08/2009 Monte Breithorn ( 4165 mt.)
Il monte
Breithorn (4.165 m
di altitudine) fa
parte della catena
montuosa del Monte
Rosa (Alpi Pennine).
Si trova sul confine
tra l'Italia e la
Svizzera e divide la
valle svizzera di
Zermatt e quella
valdostana di Ayas.
È composto da tre
vette: Breithorn
Occidentale (4.165
m), Breithorn
Centrale (4.160 m) e
Breithorn Orientale
(4.141 m) collegate
tra di loro da un
sottile filo di
cresta. Il nome
significa corno
largo.
Quote: quota partenza (m.): 3450 quota vetta (m.): 4165 dislivello complessivo (m.): 800 |
Punti d'appoggio: Rifugio delle Guide del Cervino |
Acqua: al Rifugio delle Guide del Cervino |
Periodo consigliato ed
attrezzatura necessaria:
|
Accesso
automobilistico:
autostrada "A5" (Torino-Aosta) con
uscita a Chatillon, quindi la "SR
46" della Valtournenche per 28 Km
|
Oggi
come escursione di ferragosto,
mentre tutti scappano al mare noi
decidano di andare al fresco. E dove
se non su un ghiacciaio si può stare
freschi? Infatti la nostra meta sarà
il Monte Braithorn, attraverasndo il
ghiacciaio del Plateau Rosà.
l Breithorn e' una delle montagne di
confine che separano la Val d' Aosta
dalla Svizzera, nel tratto fra il
Cervino e il gruppo del Rosa; la
cima occidentale e' quella piu' alta
e, visto il facile accesso, anche la
piu' frequentata, rispetto alle
altre due (Breithorn centrale e
orientale, anch' esse sopra i 4000
mt.).
Partiamo e in autostrada, attraverso
Genova, Alessandria prendiamo
l' autostrada per Aosta, uscendo a
Chatillon-SaintVincent,
percorriamo la SR 46 della
Valtournenche fino a Cervinia.
Parcheggiamo l'auto e ci portiamo
subito alla stazione della funivia
che in tre tronconi ci porta al
Plateau Rosa', dove si trova il rif.
"Guide del Cervino", a 3480 metri.
Ci sistemiamo e passiamo il tempo a
scuriosare e cercare di ammirare il
panorama ma purtroppo nuvole basse
ci impediscono la vista sulla
maggior parte delle vette, il
Cervino si nasconde alla vista come
una diva che non voglia farsi
fotografare dai paparazzi.
E' ora di cena, tutto sommato
abbastanza buona, le camere sono
abbastanza confortevoli, speriamo
però che non vengano altri
inquilini, altrimenti stanotte si
boccheggia! Un po' piccola per
cinque persone!
Il giorno dopo ci si sveglia
abbastanza presto: alle 5, paghiamo
il conto... umm... questo un pò
salato! 59,50 € a persona compreso
però una fetta di torta e una birra
media fuori dalla mezza pensione.
Ci prepariamo, ghette, imbrago e
ramponi, la lunga corda di 40 mt,
troppa per due persone infatti
dobbiamo passarcela molte volte
intorno al collo e poi assicurati
partiamo in direzione del Colle del
Breihorn, che separa il Piccolo
Cervino dalla Gobba di Rollin.
Stanno uscendo i primi raggi di sole e sua maestà il Cervino oggi si
concede interamente alla vista e le
sue pareti sono le prime ad essere
baciate dai raggi dorati.
camminiamo nel silenzio e ammiriamo
la potenza e lo splendore del
ghiacciaio, cerchiamo di assaporare
tutta la meraviglia che ci si pone
davanti: chi sà per quanto tempo
ancora potremo godere di tali
bellezze visto il rapido
discioglimento di queste eccezionali
ambienti?
Peccato però che dobbiamo anche
vedere le brutture degli impianti di
risalita che tolgono molto fascino
all'ambiente.
Saliamo verso il Colle del Breithorn
sempre su piste da sci, ecco
sentiamo un fruscio, sono i primi
sciatori che scendono.
Superiamo
un tunnel artificiale in lamiera e
poi prendiamo a destra, ecco
siamo finalmente sul Colle
Breithorn, da qui è tutta un'altra
cosa, davanti a noi si apre un
meraviglioso scenario: un
grandissimo pianoro ghiacciato che
si estende per chilometri dove alla
base si ergono maestose le tre
cime del Breithorn, più
lontane le vette principali del
Massiccio del Rosa, Castore, Polluce,
Lyskamm, Gniffetti, Dufour. Uno
spettacolo da lasciarti a bocca
aperta.
Ci dirigiamo verso ovest (?) verso
il Breithorn occidentale sempre
seguendo l’evidentissima traccia che
scende leggermente sul pianoro
ghiacciato ed effettuando un
semicerchio verso sinistra per
evitare una zona crepacciata.
Mentre saliamo veniamo superati da
escursionisti molto più leggeri di
noi in quanto privi di corda e
ramponi, ma siamo proprio i più
stolti? Noi sempre bardati di
tutto punto ci portiamo sempre
appresso un sacco di chili!
Ma non è del tutto vero, appena
inizia la salita, giunti al pendio
che discende dalla vetta del
Breithorn Occidentale, anche chi ci
ha superato si ferma e tira fuori
dallo zaino ramponi e si imbraga
magari con una corda molto, molto
più corta della nostra.
Va bene iniziamo la salita. Salita
che si fa subito ostica la quota
degli ormai raggiunti 4000 mt. si fa
sentire, noi il giorno prima eravamo
al mare! Proseguiamo senza parlare,
ogni dieci passi ci fermiamo per
riprendere fiato... uno, due, tre,
si riparte. sentiamo solo il nostro
respiro affannoso e lo scricchiolare
dei ramponi sul ghiaccio. Passo dopo
passo a testa bassa giungiamo
all'ultima salita, un piccolo
crepaccio, poi all'improvviso alzo
la testa e davanti a me si apre il
più meraviglioso dei panorami,
rimango sbalordito ed esclamo: "
Marco guarda cosa c'è davanti a noi,
siamo in Paradiso: si! questo è il
Paradiso e non sono mai stato più
vicino di oggi a Dio".
Mi sento addosso una ritrovata
energia e riparto velocemente
trascinandomi dietro Marco. Eccomi
in prossimità della cresta sommitale
e svoltiamo a destra, il pendio
spiana leggermente e in pochi minuti
ecco la vedo è la vetta.
Marco preoccupato mi avverte: "
attento non andare troppo vicino
alla cresta ci sono delle cornici a
strapiombo". L'adrenalina mi esce
anche dalle orecchie.
Lo spettacolo da qui e' davvero
fantastico, il panorama abbraccia un
incredibile numero di cime, che
vanno dal Cervino al Rosa, passando
per le montagne del Vallese
svizzero. Sotto di noi, verso nord,
si apre un gigantesco salto di 2000
metri sul ghiacciaio del
Breithorngletscher, che scendendo
dal Monte Rosa riceve i "contributi"
del versante nord del Breithorn.
Chiedo a Marco di aspettare un
attimo voglio godermi tutta questa
bellezza. Non finisco mai di
fotografare anche sapendo che
nessuna fotografia potrà mai rendere
l'idea di quello che oggi ho visto.
Data la quota non fa neanche tanto
freddo e voglio restare li, non
vorrei più scendere.
Purtroppo la vetta comincia ad
essere troppo affollata e sotto di
noi numerose cordate si apprestano a
giungere in vetta, decidiamo di
scendere dalla cresta ovest verso il
Breithorn Centrale.
La seguiamo in religioso silenzio,
non per rispetto divino ma per il
fatto che si tratta di una cresta
affilatissima, molto esposta con
pareti a strapiombo a destra e
sinistra; e come si dice: uno spillo
non sarebbe entrato.....
Al termine della cresta in
prossimità della sella del Breithorn
Centrale si allarga e ricominciamo a
fiatare.
Avevamo fatto un pensierino a salire
anche al Breithorn Centrale,
raggiungibile in circa mezz'ora, ma
assieme abbiamo deciso di
ridiscendere verso il pianoro.
Prendiamo una traccia a destra e che
taglia espostamente i ripidi pendii
ghiacciati e scende poi facilmente
alla traccia della via normale.
Da qui ci liberiamo della corda,
dall'intralcio non dal peso, e
proseguiamo speditamente verso il
colle del Breithorn. mentre
scendiamo incontriamo cordate che
stanno per iniziare la salita, non
li invidiamo per niente, poi adesso
fa anche caldo!
Ora siamo nuovamente sulle piste e
dobbiamo fare molta attenzione alle
centinaia di sciatori che
scorrazzano in innumerevoli piste,
ancora più attenzione dobbiamo
averla per gli snowboard,
sempre imprevedibili.
Ripercorriamo la stessa via
dell'andata e in breve siamo di
nuovo al rifugio.
Foto
escursione
Montagna sicura
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