Questa domenica abbiamo deciso di salire al monte
Matanna da una via inusuale, la cresta sud-sudovest
Come d'accordo ci troviamo a Camaiore con Bruno e company e ci dirigiamo verso
Tre Scolli. Per raggiungere Tre Scolli bisogna raggiungere Camaiore per via Bellosguardo (SP1). Al semaforo con
via Fondi seguire le indicazioni per Casoli. Raggiungere il paese e
oltrepassarlo, proseguendo per l’unica strada fino a raggiungere Tre Scolli. Lì
ci si troverà di fronte ad un cartello di Strada Privata senza sbocco, noi
preferiamo parcheggiare l'auto quì ma si potrebbe, ricordarsi che si tratta di
strada privata,
proseguire per circa 300 metri, ignorando le varie strade (private) laterali,
fino a raggiungere, subito dopo una curva a sinistra con uno spiazzo, una sbarra
biancorossa alzata. Il sentiero si trova sulla destra (segnale bianco-rosso),
all’altezza dello spiazzo in cui si può lasciare l’auto.
Noi risaliamo la strada privata verso destra fino a incontrare l'inizio del sentiero
CAI N°106, sentiero che conduce alla località di San Rocchino (m. 801) dove
troviamo il vecchio oratorio di S. Rocchino, (Cappella di san Rocco; luogo di
antiche controversie di pascolo tra Pomezzana e Casoli).
Ci dirigiamo verso Nord-Est imboccando il sentiero (segnavia 121) che attraversa
a mezza costa prati e campi coltivati con casolari sparsi; verso sud si ha una
magnifica veduta sulla valle di Camaiore in fondo alla quale appare in piena
evidenza la mole del M. Prana.
Saliamo sul sentiero tra fitti alberi e anche rovi, quest'ultimi anche troppi!
Ma comunque il sentiero appare ben percorribile specie dopo aver raggiunto
una croce ben evidente sul sentiero, alla nostra sinistra si può vedere il
bastione del monte Gabberi.
Incontriamo, poi, alcune case, sino a pochi anni fà i prati erano ancora
coltivati, oggi sembra che siano stati abbandonati, le case invece sono
ancora ben tenute.
Proseguendo ancora troviamo un'altra casa in un'abetaia, seguendo il sentiero,
delimitato da un alto muraglione, arriviamo al bivio dove a sinistra si và
sul Gabberi e a destra prosegue per San Rocchino(m. 801), nostra prossima meta.
Meta che raggiungiamo in breve, e qui troviamo il vecchio
oratorio di S. Rocchino,
(Cappella di san Rocco; luogo di antiche controversie di pascolo tra Pomezzana e Casoli).
Proseguendo sulla destra della chiesina seguiamo il bel sentiero 3 - 121, in
piano, costeggiando una bella valle, anche qui sino a pochi anni fa'
coltivatissima ma adesso anche qui dice che la terra sia troppo bassa!! Con il
risultato che i bei campi hanno lasciato via libera a rovi e vegetazione
spontanea. comunque il sottostante agriturismo " Il Paesaggio", che troviamo
sulla destra, sembra che prosperi.
Continuiamo sul sentiero che diventa più stretto e si cammina su alto paleo e
poi i prati lasciano lo spazio al bosco.
Giungiamo alla Foce di "Grattaculo".
In prossimità di un
rudere si rientra nel bosco proseguendo fino ad incontrare il bivio col sentiero
segnavia 3, quest'ultimo porterebbe alla Foce del Pallone e da qui, allungando
il cammino, si giungerebbe comunque in vetta al Matanna.
Noi proseguiamo sul sentiero (segnavia 121) incamminandoci sempre nel bosco fino
a incontrare un'altro bivio e qui non ci sono scelte, si deve prendere per forza
quello di destra, il sentiero è segnato ma manca la numerazione. Si prosegue in
salita fino ad arrivare ad una delle creste che scendono dal Matanna;
bella vista su tutta la conca col Prana e il Piglione davanti a noi, in
lontananza la piana di Camaiore, il lago di Massaciuccoli e Viareggio fino al
mare. Si arriva così, in breve tempo, in località Tricucci, dove si trova una
fonte con un abbeveratoio per i molti cavalli che, da quelle parti, vivono
semiliberi.
Adesso invece di seguire il sentiero seguiamo una labile traccia che parte sulla
sinistra, della fonte, e sale su per prati, superata una casa dobbiamo
raggiungere la cresta Sud-Sudest che abbiamo a vista davanti a noi.
La raggiungiamo e seguirne l'andamento non è difficile, basta appunto seguire il
filo di cresta.
All'inizio non presenta particolari difficoltà, il tracciato è abbastanza largo
e facile da percorrere.
Il panorama inizia ad aprirsi e la vista si apre sul Gabberi e il Lieto ancora
più in lontananza la
costa fino al Golfo della Spezia, poi salendo ancora in un punto molto panoramico
le sempre affascinanti Panie, sotto di noi possiamo vedere molto bene Pomezzana e Stazzema e,
più distanti, Farnocchia, Pruno e Volegno.
Adesso inizia la parte, diciamo, più impegnativa. davanti a noi si presenta un
primo salto che superiamo agevolmente, comunque si potrebbe aggirarlo facilmente
sulla destra.
Poi arriviamo al più impegnativo secondo salto, anche questo lo potremmo
aggirare sulla destra su scarse tracce fatte quasi sicuramente da capre, noi
preferiamo arrampicarci tra facili roccette sul filo di cresta. La " scalata"
risulta si abbastanza facile ma comunque va sempre affrontata con la giusta
cautela ed esperienza, da non dimenticare che sulla nostra sinistra c'è un bel
salto di molti metri!
Superiamo questo salto e adesso siamo sul tratto finale che non presenta
difficoltà e in breve giungiamo sulla vetta sotto la
croce.
Intanto si è alzata una fitta nebbia e
non possiamo godere di un bellissimo e suggestivo panorama, si potrebbe
ammirare il gruppo delle Panie che ci apparirebbe ben definito nella sua
imponenza e nel profilo dell'Omo Morto. In basso il Procinto e la parete
sud-ovest del Nona, verticale anzi strapiombante. Voltando lo sguardo verso sud
il mare e in lontananza fino a Livorno e la Liguria, nelle giornate
particolarmente limpide, le Alpi marittime, le isole dell'arcipelago toscano e
la Corsica.
Visto che non si vede niente, dopo le solite foto prendiamo la via della
ripida cresta NE
verso il Callare di Matanna.
Giunti al Callare ci soffermiamo per un attimo sotto la
croce posta qui dalla UOEI di Pietrasanta e poi ci riammettiamo sul
sentiero n°5“Aristide Bruni”che ci porta alla base della parete Nord del Monte
Nona, dove è presente un cavo ma il sentiero non presenta difficoltà, solo un pò
infido a causa della forte umidità prodotto dallo sgocciolamento della montagna,
da percorrere solo ricordandosi che comunque siamo in montagna.
Arriviamo al termine del
sentiero dove si raccorda con il sentiero 5 e 121 in prossimità del Rifugio
Forte dei Marmi 868 m. in
breve lo raggiungiamo.
La zona nella quale sorge il Rifugio è
tra le più celebri delle Alpi Apuane. Il caratteristico torrione del Monte
Procinto (con i suoi "Bimbi") costituisce una meravigliosa occasione per
ascensioni su roccia e la parete Sud-Ovest del Monte Nona è una classica "via"
alpinistica. Non mancano possibilità di passeggiate ed escursioni facili o di
varia difficoltà: Monte Matanna (ottimo panorama dalla vetta); Monte Nona, Monte
Croce e Monte Forato (altra montagna tipica e unica delle Apuane), sulla cui
cima si può pervenire percorrendo una gradevole e piacevole "via ferrata". Il
Rifugio, circondato da folta e verde vegetazione alpina in un settore ricco di
purissime acque sorgive, è raggiungibile a piedi in meno di un'ora di cammino
partendo dalla parte alta dell'abitato di Stazzema (sentieri con segnavia 5 e 5
bis), antico paese montano con la bella Pieve romanica (sec. XIII) di S. Maria
Assunta; oppure partendo dall'altro paese della valle, Pomezzana (sentiero con
segnavia 106).
Visto che la temperatura è piacevole non mangiamo nel rifugio ma andiamo su
vicini prati e tiriamo fuori dagli zaini i nostri gustosi panini e quando c'è
Bruno non può mancare il caffè fatto con la moka! Poi un bel grappino e di
meglio non si può chiedere.
Dobbiamo riprendere il cammino per il ritorno e imbocchiamo il sentiero n° 121
per la Foce di Grattaculo che segue la parete ovest del Matanna con
saliscendi nel bosco tra cui si intravedono le Panie, il Procinto ed il Nona.
Una volta Raggiunta la Foce di Grattaculo chiudiamo l'anello e adesso
ripercorriamo il sentiero fatto al mattino e torniamo a San Rocchino e da quì
scendiamo a Tre Scolli dove terminiamo questa splendida escursione! |