17/04/2016 Monte Gabberi e monte Lieto

"sta nella cruda nudità rupestre
il Gabberi, irto qual ferrato casco"
(Le Laudi).

 

 

Itinerario: Farnocchia (m. 652) – sentiero CAI n°4 – sentiero CAI n°107- sentiero di vetta per il M. Gabberi – M. Gabberi (m.1108)  innesto sentiero di vetta per il M.Lieto -cresta est del M. Lieto – Foce di Farnocchia (m.873)– sentiero N° 3 di vetta per il M.Lieto – M. Lieto (m. 1016) –  innesto mulattiera per Farnocchia

Come Arrivare : Raggiungere Seravezza e da qui proseguire per la SP9 del Cipollaio fino a trovare, sulla destra, le indicazioni per Stazzema. Seguirle oltrepassando Ponte Stazzemese e Mulina, poco dopo la quale si trova, a destra e ben segnalata, la deviazione per Farnocchia: da qui 4 km. di strada portano al paese, dove un tornate a "U" a sinistra conduce al parcheggio antistante la chiesa, dove si può lasciare l'auto.

 INDICAZIONI STRADALI

 
 

Sentieri: sentiero n. 4, sentiero n. 107, sentiero n. 3, sentiero di vetta per il M. Lieto ( scarsi,segni azzurri )                   

 

Tempo di percorrenza:  Tempo di percorrenza totale:  circa 4,00
Classificazione: E – il percorso non presenta difficoltà particolari. Attenzione in caso di rocce bagnate. La scarsa visibilità può comportare problemi di orientamento (visto che in molti casi i segnali sono scarsi).

Periodo consigliato:  Tutto l'anno

Acqua: A Farnocchia e sul sentiero n° 4

Traccia gps 
 Traccia Google hearth
                   
                                   

 
Punti sosta: A Farnocchia eventualmente a S. Anna

Il monte Gabberi è la cima delle Apuane più vicina al mare in quanto si trova spostata rispetto al crinale principale.
Questa posizione ne fa un punto panoramico di prim'ordine non solo nella conca di Camaiore e la Versilia, ma anche sulle altre cime Apuane.

Dopo tutti i giorni della settimana con splendide giornate questa non si preannuncia tra le migliori. Infatti appena svegliati il celo si presenta molto nuvoloso e ha anche piovuto......sempre di domenica!!
Ma ormai la decisione è presa, non passeremo la giornata in casa.
Ci sentiamo telefonicamente e cambiamo itinerario cercando qualcosa di poco impegnativo ma comunque gratificante e la scelta cade sul monte Gabberi e il monte Lieto.
Decidiamo di partire da Farnocchia e quindi riunitici a Ripa successivamente ci dirigiamo verso questo paese; siamo in cinque, 4 gentil pulzelle e io unico maschio...hoi hoi!!!
F
arnocchia è un piccolo paesino,  si trova ad un altezza di 641 mt sul livello del mare, in mezzo a castagneti secolari e circondato dalle splendide vette Apuane come il monte Matanna, Procinto, Forato, Pania Secca, Pania della Croce, Corchia, Lieto e  Gabberi.
Farnocchia come tutti i paesi Apuani si trova arroccato in cima ad un colle e presenta svettante il campanile della chiesa intitolata a S.michele Arcangelo, la cui struttura originaria risale a prima degli anni mille.
Una volta giunti lo attraversiamo e giunti in una piazzetta dove è presente un monumento ai caduti e un bar ristorante, da qui si prende la strada davanti a noi e dopo pochi metri sulla sinistra dopo una fontana  si sale su un muretto e d qui parte il sentiero n° 3 si congiunge con il vero e proprio sentiero e dopo poco in prossimità di una marginetta che fa da spartitraffico tra il sentiero n° 3 che sale sino alla Foce di Compito e il  n° 4. Noi prendiamo quest'ultimo lo seguiamo per alcuni minuti sino ad un bivio che segnalato da un cartello che ci indica le direzioni per la Focetta o Foce di Farnocchia e Pietra lunga , il Gabberi;
si segue quest'ultima.
Proseguiamo nel bosco e godiamo di tutto ciò che vediamo un vero spettacolo;
se è vero che ogni stagione regala ai nostri sensi diversi stimoli, altrettanto vero è che quella che porta con sé il maggior numero di colori è certamente la Primavera. E’ questo il momento in cui la natura sboccia, rinasce e si presenta con tutta la sua forza e la sua grandezza. E’ questa la stagione in cui, passeggiando in un bosco, è facile rimanere estasiati osservando le mille sfumature cromatiche e sentendo gli  inebrianti profumi  delle piante.
Giungiamo all'incrocio con il sentiero che avremmo fatto se  avessimo scelto di salire per la Focetta e seguendo i segnali CAI ci dirigiamo verso il Gabberi che abbiamo davanti a noi, costeggiamo una inspiegabile recinzione di filo spinato, non capiamo veramente la necessità di recintare un terreno a questa quota e nel fitto del bosco e per giunta con del filo spinato che potrebbe creare seri danni in caso di scivoloni non infrequenti qui.
Un'ultima ripida salita ci divide dalla vetta e quest'ultima e davvero scivolosa, ma ancora non siamo in vetta, prima ci congiungiamo con il sentiero n° 107 ( S. Rocchino . La Culla ) e da qui attraverso delle divertenti roccette giungiamo in vetta
(m. 1108).  Il celo oggi è decisamente chiuso da nuvoloni neri e non promettono niente di buono e comunque non ci permette di spaziare con lo sguardo su tutto ciò che si potrebbe vedere da quassù, in giornate fortunate potremmo avere panorami veramente incredibili sulla costa e su tutta la catena apuana. Verso la marina la vista spazia dall’Elba alle Alpi Marittine, passando per la Corsica e il Golfo di La Spezia; verso l’interno si può ammirare tutta la catena apuana che sembra bearsi della sua bellezza,  dal Sagro al Prana. 
A sud la piana di Pisa e quella di Lucca sprofondano in una densa foschia da cui sbucano le cime dei Monti Pisani ed i ripetitori del M.Serra. La conca di Camaiore è proprio sotto di noi. Questo è veramente un balcone panoramico di prim’ordine. 
Pazienza ne goderemo in una giornata migliore di quella d'oggi.
Ci fermiamo sotto la vecchia croce cercando riparo nel versante sotto vento e facciamo un piccolo spuntino, ma la temperatura è bassa e il vento che spira ci da una sensazione di freddo accentuato quindi dopo poco si decide di ridiscendere.
Ripercorriamo il sentiero della salita sino all'incrocio per la Focetta e si decide di percorrere quest'ultimo, questo sentiero è molto divertente in quanto si sviluppa su facili roccette sul filo di cresta, comunque senza grosse difficoltà, bellissimo il panorama, il sentiero e segnalato con segni azzurri.
Dopo una divertente breve discesa per canalino si giunge alla Focetta (m.873), questo passo congiunge i paesi di Farnocchia e di S. Anna di Stazzema; l'idea originale era quella di scendere a Farnocchia ma all' unanimità o quasi si decide di proseguire per il Monte Lieto.
Imbocchiamo il sentiero con segnavia n°3 e ci teniamo sul filo di cresta, all'imbocco è ben segnalato ma poi bisogna aguzzare la vista per distinguere vecchi segni sbiaditi, comunque basta seguire la cresta o appena al di sotto e  non si può sbagliare, a tratti la vegetazione si è ripreso il tracciato e dobbiamo procedere tra alberelli che ostacolano un pò il passo. Molti salti di roccia che regalano scorci veramente suggestivi e tra saliscendi giungiamo in vetta al Lieto (m. 1016), una rara aquila volteggia su di noi.
Giunti qui decidiamo di sostare per il pranzo, rimaniamo giusto il tempo di un panino e poi decidiamo di proseguire  visto i nuvoloni che minacciano pioggia, scendiamo verso il sentiero n° 3 che congiunge Farnocchia e S. Anna attraverso la Foce di Compito, lo raggiungiamo e lo imbocchiamo in direzione Farnochia.
Questo sentiero è una bellissima mulattiera che si snoda tra boschi di castagni e faggi ancora ben tenuta.
Procediamo tra
ganteschi castagni che costituiscono autentici monumenti naturali che meritano di essere salvaguardati molti esemplari sono presenti  ai lati del sentiero che scende e ci meraviglia le circonferenze che riescono a raggiungere.
Prima di giungere al paese incontriamo una sorgente e ci riforniamo d'acqua, ripartiamo e ormai siamo nelle vicinanze del paese già si intravedono le prime case e le campane della chiesa ci danno il ben venuto; chiudiamo l'anello riportandoci al bivio con il sentiero n° 4 in prossimità della marginetta che abbiamo visto al mattino e siamo ben presto in paese.
Una sosta per prenderci un caffè al bar e poi ci salutiamo ma la Monia ha una splendida idea: perché non venite a casa per una pizza e chiudere così la giornata?
Certamente, come si fa ha rifiutare un invito a una pizzata?
L'escursione è terminata, è stata un'escursione non impegnativa ma appagante per la varietà dei paesaggi e l'ampiezza dei panorami, che si sarebbero visti se la visibilità fosse stata un attimino migliore, comunque cosa molto importante è l'essere  stati assieme a belle persone condividendo le bellezze che le  nostre Apuane ci offrono in ogni stagione. 


Foto escursione
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