2/03/2015 Dal Lagastrello alla Sella del monte Acuto
Che fai, se stai lì da solo, in due più azzurro è il tuo volo. Amico è bello, amico è tutto, è l'eternità, è quello che non passa mentre tutto va
"Amico" R.0


Monte Succiso dalla sella del Monte Acuto

Il Passo del Lagastrello (1.200 m) è un valico dell’Appennino Tosco-Emiliano che separa la Lunigiana dall'Emilia.
Il passo si trova lungo la Statale 665 nel comune di Comano, in provincia di Massa-Carrara, e collega la Provincia di Massa-Carrara con la provincia di Parma,
tuttavia permette di raggiungere facilmente anche la Provincia di Reggio Emilia. Il passo di Lagastrello si trova all'interno del territorio del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Cenni storici
:
Presso il passo sorgeva l'Ospedale dei Linari, sorto in epoca medievale (X secolo) e retto dall'Ordine dei Cavalieri d'Altopascio; ne resta qualche traccia nel versante toscano. Anticamente il valico era utilizzato per i commerci e i pellegrinaggi verso Roma e Lucca

 

 

Itinerario: Passo del Lagastrello, a circa 1150 m - Rifugio "Città di Sarzana" (1580 mt) - Sella del Monte Acuto (1736 mt)

Come Arrivare :
  • dal versante toscano passando da Aulla in direzione Licciana Nardi e proseguendo per la statale fino ad un paio di km oltre il passo (circa 35 Km da Aulla);

  • da Reggio Emilia passando da Castelnuovo ne' Monti, Ramiseto e per la provinciale n° 15 fino al ponte sull'Enza di fronte alla diga del Lagastrello (23 Km da Ramiseto);

  • da Parma Passando per Traversetolo, quindi Calestano e proseguendo fino al ponte sull'Enza poco oltre il paese di Rigoso (45 km circa da Calestano).

 INDICAZIONI STRADALI

 
 

Sentieri: 659 -  657, naturalmente con innevamento i sentieri non sono visibili

Cartina

                       


 

Tempo di percorrenza:  Tempo di percorrenza totale:  circa 5,00
Classificazione: E Attrezzati

Periodo consigliato: 
Per attività su neve da Dicembre a marzo
  

Acqua: Una fonte nei pressi del Rifugio Sarzana, più precisamente vicino al lago del Monte Acuto, fonte piuttosto distante (segnalata) e non perenne.

Traccia gps

Traccia Google hearth
                   
                                   

 
Punti sosta:  Al Rifugio città di Sarzana
                      
Per info:
tel. 339 2245117 fax 0586 503825

 


Le previsioni meteo per oggi sono favorevoli e improvvisiamo un'escursione infrasettimanale sull'Appenino Tosco Emiliano, nel Parco dei cento Laghi; la nostra meta è il Monte Acuto.
Partiamo, usciamo dall'autostrada ad Aulla dove recuperiamo la quarta componente del gruppo, Stefania, e poi verso Licciana Nardi e successivamente a quota 1150 al Passo del Lagastrello.
Raggiunto il lago superiamo il ponte in direzione Reggio Emilia, lasciamo l'auto subito dopo la fine del ponte.

Scendiamo dalle auto e rimaniamo un pò delusi in quanto la neve è quasi totalmente assente ma ormai siamo qua e iniziamo l'escursione.

Escursione che ha inizio da un sentiero in prossimità del ponte sul torrente Enza (sinistra orografica, sinistra di un fiume guardando nella direzione in cui scorre ), posto di fronte alla diga del Lagastrello che forma il lago Paduli, e costeggia per un centinaio di metri la rete metallica che delimita il grande invaso artificiale utilizzato dalla centrale idroelettrica di Selvanizza (PR).
Siamo sul sentiero CAI N° 659 , segnali bianco rossi e segnaletica ben evidente, camminiamo nel fango e foglie marce siamo un po' delusi, siamo venuti per fare una bella ciaspolata e invece niente.
 Giungiamo in una radura dove è presente una stele in arenaria
datata 1863 e con un bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna.
Deviamo a sinistra inoltrandoci nel fitto del bosco di faggi. Dopo poche centinaia di metri finalmente la neve, da prima qualche chiazza ma poi sempre più abbondante ricopre sempre più il territorio.
Scendiamo nel rio Garzoli con qualche difficoltà per la grande quantità d'acqua che vi scorre, comunque lo attraversiamo senza tanti problemi, giungiamo poi in una radura, in località Quattro Faggi,  dove in estate è ricca di lamponi e ginepri nani, da quì abbiamo una bella  vista sulla Valle dell'Enza.
La neve adesso è abbondante e dopo un pò di passi dove sfondiamo abbondantemente capiamo che è l'ora di indossare le ciaspole.
Siamo nel tratto più ripido e giungiamo su un passaggio molto scosceso ed è l'unico punto dove dobbiamo fare attenzione, comunque con l'aiuto dei bastoncini che ci danno equilibrio attraversiamo senza incidenti.
Scorgiamo il  Lago Gora, ubicato in una conca di origine glaciale chiusa da una ben evidenziata soglia morenica, poi davanti a noi si manifesta l'imponente mole del monte  Succiso (2017mt.) e il monte Acuto( 1756mt.), quest'ultimo sarebbe la meta prefissata per questa escursione.
Attraversate alcune radure, si riprende a salire, raggiungendo un piccolo valico, dove si apre una bella visione sulla Valle del Torrente Liocca e ancora sull'imponente versante Ovest dell'Alpe di Succiso.
Il sentiero scende e in breve ci troviamo sulla radura dove sorge il rifugio Città di Sarzana a quota 1580 mt. nelle vicinanze il lago di Monte Acuto, oggi completamente ghiacciato. Naturalmente troviamo il rifugio chiuso, come è  prevedibile  nei giorni infrasettimanali, ma anche nei week and invernali l'apertura non è garantita.
Ci godiamo lo spettacolo che ci offre comunque l'ambiente circostante; oggi la neve non è abbondante come altre volte, il rifugio in certe annate l'ho trovato completamente sommerso dalla neve, sul tetto anche 3 metri di neve. Ma ora sorge un problema: dove ci fermiamo per mangiare? Sarebbe stato bello mangiare un buon pasto caldo ma pazienza, sappiamo dell'esistenza di un bivacco invernale sempre aperto per le emergenze.
Nel retro del rifugio troviamo una bella stanza ben tenuta dotata di tavolacci con materassi e coperte, più che sufficiente in casi come il nostro.
Entriamo nel bivacco ed è molto accogliente e quì consumiamo il nostro pranzo, all'esterno è una bella giornata serena ma la temperatura è al quanto fredda accompagnata da un freddo vento, si! Decisamente stiamo meglio nel bivacco.
Siamo infreddoliti ma l'appetito non manca e eccoci  seduti sui tavolacci a mangiare le nostre provviste.
Dopo un'oretta riprendiamo il cammino dirigendoci verso il lago del Monte Acuto.
Il Lago di Monteacuto nella Valle del Torrente Liocca a quota m 1576 s.l.m. ha una superficie di mq.7980 con una profondità massima di 8 m. Le sue limpide acque sono coperte da un fine fondo limaccioso e cedevole è privo di sponde è popolato da tritoni, trote, girini.    Il lago si presenta al fondo di un circo glaciale e chiuso da uno sbarramento morenico.
Naturalmente oggi lo troviamo ghiacciato.
Superato l'emissario, imbocchiamo il sentiero 657 poi si  volta a destra e risaliamo tra gli ultimi bellissimi e contorti faggi il circo glaciale che scende dal M. Acuto. Dopo un ripiano si esce dal bosco e saliamo su per una ripida salita sin al crinale appenninico e quindi alla Sella di M. Acuto (1722 mt.).
Adesso avevamo intenzione di seguire il sentiero 659A che ci avrebbe permesso di fare un giro ad anello ma e c'è sempre un ma, per tutta la mattinata e sino a questo punto era stata una giornata freddina ma bella con celo terso e un bel sole ma, appunto, adesso ci troviamo nel bel mezzo di nuvoloni neri che non ci lasciano intravedere ad un metro da noi, non riusciamo a capire dove dobbiamo andare e quindi non ci resta che riseguire le nostre orme e tornare da dove siamo venuti.
Quindi tutto il ritorno si svolge sul sentiero 659, quello dell'andata; al mattino la consistenza della neve era buona adesso a sentito caldo ed è diventata una poltiglia bagnata e facciamo un po' di fatica inoltre il vento aumenta d'intensità, comunque nel giro di un paio d'ore giungiamo infine all'auto,
di nuovo presso la diga del Lagastrello.
Non abbiamo fatto proprio l'escursione che volevamo ma lo spirito è comunque felice di aver passato una giornata assieme ad amici in allegria e spensieratezza in un posto da favola.
Ciao e alla prossima

Foto escursione
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