12/5/2017 Da Vinca a Punta Quèsta
Assieme al vicino Torrione Fìgari,
la Punta Quèsta è la quota più
pronunciata ed elevata della lunga
cresta dei Pradacetti, che scende
dalla Forbice fino alla confluenza
di due tra i più selvaggi valloni
apuani: il Canal Fondone e il Canale
degli Alberghi. La posizione
particolare, staccata dallo
spartiacque principale, consente di
osservare da un’ottima angolazione
gli aspri pendii meridionali della
cresta apuana, dal M. Grondìlice al
M. Cavallo passando per il M.
Contrario.
( dal sito Vado e torno in montagna
http://www.vadoetorno.altervista.org
)
Itinerario:
Strada Vinca/Valle
di Vinca (Fosso di Nebbieto) 925 m - Casa Farfareto (rud.) 995 m c. - sent. 38 -
Capanna Garnerone 1261 m - Foce di Rasori 1318 m - sent. 186 - bivio sent. 168
(piazzola elisoccorso) 1330 m - sent. 168 - Bivio sent. Punta Quèsta 1330 m c. -
Canale a Ovest della Focetta - Via normale Punta Quèsta - Intaglio 1476 m -
Punta Quèsta 1519 m
-
Come
Arrivare:
Vinca si raggiunge percorrendo
l'autostrada A15 della Cisa,
uscire ad Aulla e seguire le
indicazioni per
Equi Terme che coincidono per un
tratto con la statale del Cerreto.
Dopo alcuni chilometri si svolta a
destra e giunti a Ponte di Monzone
si svolta di nuovo a destra,
seguendo ora le indicazioni per
Vinca.
Sentieri: Segnaletica:
CAI Bianco rossa -
N° 153
-
Vinca – strada interrotta – Casa Farfareto (loc. La Prada) –
bivio sent.38 – Capanna Garnerone
N° 38
Colonnata – Case del Vergheto – Foce
Luccica – Foce di Vinca – Pian di Maggio – Strada della Todt – loc. Le Prade
– Vinca
N° 173
Rif. Carrara – Retroborla – Foce di Pianza – Foce del
Fanaletto – Foce del Pollaro – Foce di Vinca – Foce di Nàvola – Foce
Rasori – Capanna Garnerone
N° 168
Biforco – Canal Fondone – Foce Rasori
Classificazione:
EEA
Tempo di
percorrenza: Tempo
di percorrenza totale:
circa
5,00
Acqua:
Al paese
di
Vinca, a capanna Garnerone
Punti sosta:
Nessuno, la capanna Garnerone
non è un bivacco aperto, per cui non bisogna farci affidamento
in quanto le chiavi vanno richieste allla sezione CAI di Carrara
tel.
0585 776782
Traccia gps
Traccia
Google Earth
Periodo
consigliato:
Da maggio a
ottobre
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Oggi le previsioni meteo sono buone...finalmente un
giorno decente e la fortuna di essere pensionati o in ferie come
gli amici Sabrina e Luca ci possiamo permettere di poter
effettuare questa bellissima escursione!
L'appuntamento è per le ore 08,00 e abbastanza puntuali. Infatti imbocchiamo l'autostrada e ci dirigiamo al paese di Vinca in Lunigiana ( vedi indicazioni stradali ) Giunti al paese non vi entriamo e continuiamo dritto sino a che la strada non si restringe ed evidente che ormai questa strada che serviva per le cave è stata abbandonata e in pessimo stato, dopo circa due kilometri, troviamo uno spiazzo presso il Fosso di Nebbieto (925 m)dove poter parcheggiare e subito davanti a noi parte il sentiero n° 153. Imbocchiamo questo sentiero che conduce a Capanna Garnerone, entriamo in bellissimo bosco di castagni secolari davvero imponenti, testimonianza dell’antica cultura del castagno molto diffusa anche in questa zona della Lunigiana. Il sentiero sale ripido a sinistra, in direzione NO, e dopo pochi minuti la pendenza si attenua, si esce dal bosco in corrispondenza dei ruderi della Casa Farfareto (995 m)siamo anche fortunati le diverse piante di ciliegio sono in fiore ed è un bello spettacolo davvero. Saliamo e ci troviamo su una strada sterrata che corrisponde al sentiero n° 38, la così detta Strada dei Tedeschi. Il panorama si apre sulla sinistra sul pizzo d’Uccello, sulla foce di Giovo, sulla cresta Garnerone ed i sottostanti pendii erbosi e rocciosi, a destra in basso c’è il paese di Vinca ed in alto la mole imponente del Sagro. Proseguendo sempre sul n° 38 giungiamo ad un bivio tra il nostro 38 e il 153 che parte sulla sinistra, è quest'ultimo che ci condurrà a Capanna Garnerone. Il sentiero è immerso nel bosco e nella giusta stagione si può far incetta di lamponi, infatti se ne intravedono già le piante che col passar dei giorni invaderanno tutto il percorso. Giungiamo, poi, ad un altro grosso rudere a circa 1100 mt. ci troviamo per un breve tratto all'aperto ma subito dopo ci si inoltra in un fittissimo bosco di pini, in breve giungiamo alla Capanna Garnerone ( 1280m.) facciamo una piccola sosta per rinfrescarci alla bella fonte della Vaccareccia. Riprendiamo il cammino, sempre nel bosco, sul sentiero 173 in comune con il 168 e in pochi minuti siamo alla Foce Rasori ( 1318 mt.). Uscendo dal bosco il panorama si apre sul versante marino e il lungo e profondo Canal Fondone. Molto interessante anche la vista sul complesso versante Sud-Ovest del M. Grondìlice e la cresta dei Pradacetti con le rocciose cime del Torrione Fìgari e della nostra meta: la Punta Quèsta. Giunti su questo versante abbiamo una bella vista sulle vette che ci sovrastano, Punta Quèsta che si trova a destra del Torrione Figari (dedicato all’alpinista Bartolomeo Figari) ben riconoscibile per il masso sospeso proprio sulla sua cima. Seguiamo il sentiero n° 168 verso est e in breve giungiamo alla piazzola per atterraggio elicotteri. Sempre camminando sul 168 giungiamo ad un bivio dove bisogna fare molta attenzione perché non ben evidente, segnalazione su roccia per Punta Quèsta. Il 168 scende, a destra, nel Canal Fondone, mentre noi dobbiamo salire sulla sinistra il sentiero appena detto. Proseguiamo e la traccia non è sempre su sentiero ma spesso si attraversano delle roccette che non presentano nessun problema tranne che, oggi, sono bagnate e abbastanza scivolose. Superiamo un boschetto di faggi e giungiamo alla base di un torrione posto a sinistra del Figari, poi allo sbocco di un canale che separa questo piccolo torrione dal Torrione Figari. Noi proseguiamo dritto, seguiamo ancora la traccia tra i faggi e costeggiando il Figari giungiamo ad una segnalazione per la Punta Quèsta, noi la ignoriamo, la percorreremo al ritorno, continuiamo dritto seguendo una traccia non più segnata ma comunque evidente, ci troviamo su una breve cengia e poi dobbiamo affrontare due salite facili ma comunque con l'aiuto delle mani sino a che la traccia si interrompe, anche perché proseguendo si farebbe un bel volo nella Valle degli Alberghi, vi sono diversi canalini sulla nostra sinistra, dobbiamo prendere l'ultimo, si sale facilmente tra paleo e roccette, a quest'ultime dobbiamo fare attenzione perchè molte sono smosse e più che per chi sale il problema potrebbe essere per chi segue. Al termine del canalino dobbiamo scendere brevemente ad una insellatura e poi risalire subito ancora in un canalino sino a giungere all'ante cima del Quèsta, infatti la punta è composta da due cime con la differenza di quota minima, la cima Sud-Est (1522.0 m) e la cima Nord-Ovest (1521.4 m). Scendiamo dalla prima per circa una decina di metri e poi risaliamo sulla vetta principale dove dobbiamo fare attenzione in quanto abbastanza esposto. Ma eccoci finalmente in vetta sempre molto emozionante giungervi. Abbiamo un bellissimo panorama davanti a noi, le Apuane Settentrionali si presentano in tutta loro aspra e possente bellezza. Questo è un punto centrale delle Apuane Settentrionali, sotto di noi la visuale si affaccia sulla vertiginosa e bellissima Valle degli Alberghi, di fianco a noi sulla vicina Torre Figari il masso sulla vetta che ci ha fatto parlare molte volte di questa curiosità. Dopo aver fatto le solite foto di rito e, giustamente pranzato, riprendiamo la via della discesa. Scendiamo tenendo la sinistra e dirigendoci verso est prendiamo una traccia tra detriti abbastanza infidi, perdere l'equilibrio non è molto raccomandabile! Soprattutto nel delicato passaggio successivo in discesa su terreno friabile e molto esposto, percorriamo una larga cengia erbosa con la presenza di qualche faggio. Costeggiamo la parete del Torrione Fìgari, la cengia si fa rocciosa e diviene più stretta, ma sempre comoda. Giungiamo alla caratteristica Focetta a 1436 mt da dove dovremmo calarci in corda doppia, a noi è bastata una corda da 30 mt. All'inizio del canalino sott'ostante è stata posizionata una corda ad anello assicurata ad una roccia dove assicuriamo la nostra corda di calata. Il nostro gruppo è di solo tre persone e ce la caviamo tutti bene nello scendere e in pochissimo tempo siamo tutti in fondo, Questa calata l'abbiamo effettuata in corda doppia ma non presenta grandi difficoltà anche nell'effettuarla in libera, sulle guide viene classificata di 1° grado. Scendiamo ora ancora lungo il canale verso ovest su ravaneto, attenzione a non scivolare! Al termine del canale ci ritroviamo sul sentiero che abbiamo percorso precedentemente. Per il ritorno ripercorriamo integralmente il sentiero già fatto e quindi giungiamo di nuovo a foce Rasori e poi a Capanna Garnerone dove rimaniamo per un po' a scambiarci le nostre impressioni sull'escursione. Riprendiamo il cammino a ritroso per la via di salita, sentiero n° 153, ed in 35 minuti arriviamo alla macchina. L'escursione è finita e rientriamo con magnifiche immagini negli occhi e nel cuore.
Foto
escursione
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