22/01/2016 Casone di Profecchia - rifugio Segheria all'Abetina Reale
Abbi massimo rispetto per questo
luogo e per tutto ciò che quassù
trovi,
se tu
non l'hai portato con fatica,
qualcun altro l'ha fatto.
Se tu, essere vivente, non credi in
un essere supremo guardati attorno
e pensa
se tu saresti in grado di fare tutto
ciò che il tuo occhio vede.
Amami ed io non ti tradirò.
Sii
coraggioso e mi vincerai.
Ai 1500 metri dimentica chi sei, con
persone di differente età usa il
Voi,
con persone della stessa età usa il
Tu.
Ai 2000
metri dimentica il mondo, gli
affari, le tasse e goditi la vera
pace.
Ai 2500 metri dimentica il tuo io,
la boria, la cultura, la forza
fisica, perché se quassù sei giunto,
sei, in tutto e per tutto uguale
agli altri che quassù stanno.
Non credere, piccolo uomo, di essere
chi sa chi, perché prima che tu
nascessi, io già c'ero e quando tu
non esisterai più io ancora ci sarò.
LA MONTAGNA
Itinerario: Casone
di Profecchia 1312m – P.sso delle Forbici 1575m – Abetina Reale 1400m
Sentieri:
Periodo
consigliato:
Come
Arrivare
:Dalla
Versilia per giunger al Casone di P. si prende
la
strada del Cipollato seguendo le indicazioni per Castelnuovo di
Garfagnana che si raggiunge in circa un'ora. All'incrocio con la
fondovalle si svolta a sinistra immettendosi sulla strada per il
Passo delle Radici.
Da Lucca direzione Castelnuovo Garfagnana
proseguire per Castiglione di Garfagnana e continuare per Casone
di Profecchia/
Passo delle Radici
681
Rif Segheria - Passo delle Forbici - Passo del Giovarello -
Passo delle Radici
Strade forestali non
segnate
Tempo di
percorrenza: Tempo
di percorrenza totale:
circa
4,00
Classificazione:
E
Attrezzati
Per attività su neve da Gennaio a marzo
Acqua:
Casone di Profecchia, alcune fonti lungo il
percorso ( se non sotto la neve), rifugio Segheria all'Abetina
Reale
Punti sosta: Albergo/ristorante
al Casone di Profecchia - Rifugio Segheria
La neve quest'anno si è fatta
desiderare ma poi alla fine è arrivata, non abbondante, ma è
arrivata!
Per questa domenica ci sono diverse proposte che mi tentano ma guardando verso quelle cime imbiancate mi sento attratto da loro e allora ho deciso che una bella ciaspolata su neve fresca è la meglio cosa che si possa fare! Ci troviamo al solito posto a Ripa di Versilia, siamo solo in quattro, fà niente, saliamo su un'unica auto e via si parte alla volta del Casone di Profecchia. Giungiamo n questa località con un viaggio di circa due ore, superiamo l'albergo che si affaccia proprio sopra il campo scuola di sci, e dopo circa trecento metri, sulla sinistra parte una strada in salita che ben presto diventa asfaltata in prossimità di alcune abitazioni, quì c'è uno spiazzo per poter parcheggiare. Come detto l'escursione parte dal Casone di Profecchia, questa località è una moderna stazione turistica dell’Appennino (1314 s.l.m.), che ha iniziato la sua storia recentemente (metà del XIX secolo), luogo che nel 1200 era uno dei ritrovi maggiori di contrabbandieri dell’intero Appennino. Con la costruzione della nuova strada di valico, voluta dal Duca di Modena, per facilitare il commercio fra la Garfagnana e Modena, fino allora penalizzato dal percorso tortuoso e soprattutto pericoloso in inverno, dell’antica via medievale, che da Castiglione Garfagnana giungeva al Passo delle Radici attraversando S.Pellegrino in Alpe. Durante la costruzione della strada, in quel breve tratto piano venne edificato un ricovero, in grado di ospitare gli operai del Duca, oggi accanto a questa prima costruzione se ne sono aggiunte delle altre, grazie anche alla realizzazione di alcuni impianti sportivi (pista da sci e campi da calcetto), che inseriti in una fitta rete di sentieri di montagna, diretti verso le vette (Prado, Cusna, Cella....) e i luoghi più belli di quel tratto dell’Appennino (Lago Santo....), ogni anno in inverno e in estate sono meta di numerosi turisti appassionati di montagna. Imbocchiamo la strada forestale, dove notiamo subito la presenza di neve, inizialmente non molto abbondante, anzi in alcuni tratti il vento l'ha spazzata via, in altri vi è rimasto un bello spessore di ghiaccio vetrato e in altri da dove è stata spazzata quì si è accumulata! Come detto seguiamo la strada, realizzata nei primi anni del XX secolo per il trasporto della legna dalla vicina Abetina Reale. Saliamo seguendo un itinerario con una pendenza moderata, poi, un pò più ripida. Dopo due tornanti ci si immette in un'altra strada forestale che proviene dal Casone di Profecchia (albergo), a questo bivio, ( sbarra ) prendiamo a destra e dopo circa un chilometro giungiamo al Passo delle Forbici. Al Passo delle Forbici, troviamo una cappella ed una lapide in ricordo di partigiani caduti nell'ultima guerra. Giriamo sulla sinistra, sent. 681 (affacciandoci sulla Val Dolo) per il rifugio Segheria dell'Abetina Reale, mentre continuando diritti, sent 00, si va al Passo delle Radici. Intanto la neve è abbondante e la strada la percorriamo senza fatica in quanto vi è passato il gatto delle nevi battendo la pista pe lo sci di fondo, purtroppo poco frequentata. La strada forestale del rifugio scende leggermente tagliando i pendii settentrionali del M.te Cella e M.te Vecchio. In breve si arriva al Rifugio. Il Rifugio prende il nome dall'antica segheria costruita alla fine del XV secolo dal Ducato Estense e rimasta in funzione, con importanti passaggi proprietari, fino alla fine degli anni sessanta. E' situato nella parte intermedia della valle del fiume Dolo, nel cuore dell'Abetina Reale, zona posta sul confine tra la Toscana e l'Emilia Romagna, delimitata dal massiccio del Monte Prado. Si compone di tre edifici: quello principale dove alloggia la famiglia che gestisce il rifugio e dove si trova la sala ristorante, quello secondario, ex casa del custode, ristrutturato per gli alloggi dei clienti; tra i due una piccola chiesa. Entriamo nel piacevole caldo invitante del rifugio e veniamo subito accolti molto calorosamente dalla nuova gestione che subito ci invita ad accomodarci al vicino e grande camino dove grossi ciocchi scoppiettavano. Ci viene subito servito il pranzo, buono e abbondante: Tagliatelle al capriolo, cotechino con polenta o fagioli, tagliere di salumi e formaggio, costine con patate, un bel vinello, caffè e ammazza caffè, il prezzo? Giusto!! Rimaniamo ancora un po' a parlare ma poi dobbiamo tornare indietro ripercorrendo la strada a ritroso sino a ritornare all'auto. Breve escursione con scenari magici, in buona compagnia, per iniziare il nuovo anno và più che bene. Alla prossima Avvertenza: Questa non vuol essere una guida esaustiva di ciò che descrive (può contenere errori di ogni genere), ma solo divulgativa e nessuno può attribuire responsabilità di alcun genere al proprietario del sito o all' autore di questa pagina. Per maggiori informazioni e per i pernottamenti si possono trovare nelle librerie e nei negozi specializzati guide fondamentali e mappe dei sentieri sopra citati.
Foto
escursione
|