23/01/2022 Monte Girello dal Manico del Paiolo, cresta
sud est
L'escursione odierna
è
un giro ad anello che dal paese
di Casania ci porterà a percorrere una cresta, il Manico del Paiolo, che
raggiunge diverse cime le più significative sono il Girello e il
Cipolla.
Attenzione!
La presente pagina non vuole in alcun
modo essere una guida escursionistica o alpinistica, ma un
semplice racconto di una giornata
e la
segnalazione di una bellezza
naturale e
culturale.
Quindi, la
presente pagina non sostituisce ma presuppone
la consultazione delle
guide
e della
cartografia
in
commercio.
In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di
qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti.
L'uso delle informazioni della
presente pagina sarà sempre a proprio rischio e
pericolo. A questo proposito, prima di effettuare le escursioni, si consiglia di
chiedere sempre informazioni
aggiornate, riguardanti lo stato
dei sentieri che si intendono
percorrere, alle Sezioni CAI che
ne curano la manutenzione.
Ricorda inoltre che tutte le
valutazioni circa le difficoltà
delle escursioni, riportate sul
sito, sono prettamente
soggettive.
Come
Arrivare
:
Da Massa si segue via Bassa
Tambura in direzione Forno, a 4 Km si incontra Canevara poi, a
6,5 Km a sinistra, la strada si dirige a Forno, si continua
invece per il ramo di destra, si superano le Guadine (6,9 km) e
in prossimità del cartello per Gronda si svolta a sinistra per
arrivare a Casania (8,8 km) dove la strada termina.
INDICAZIONI STRADALI |
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Nessun sentiero numerato o segnato tranne piccola porzione di sentiero
154
Tempo di
percorrenza:
percorrenza totale:
5,00h
- 650 mt dislivello |
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Classificazione:
EE Allenati
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Acqua:
Periodo consigliato:
Tutto
l'anno |
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Traccia Google Earth - Traccia GPS
autore Lorenzo Verdiani
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La traccia GPS non è sempre
attendibile potrebbe avere anche diversi metri di scarto, non fare
affidamento solo su di questa |
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Punti sosta:
Nessuno |
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Oggi ci siamo fatti attirare da delle cime a noi sconosciute e dai
nomi bizzarri, ci troveremo a percorrere la cresta del Manico del
paiolo, I monti Girello e il Cipolla.
Abbiamo raggiunto il paese
di Casania, sulla relazione che abbiamo letto raccomandava di
parcheggiare presso il cimitero dove sarebbe facile trovare posto,
noi abbiamo avuto fortuna e lo abbiamo trovato nella piazzetta
all'ingresso del paese. Comunque dal cimitero si sale a questa
piazzetta attraverso una scalinata in pochissimo tempo.
Subito
partiamo e abbiamo un attimo di difficoltà a trovare il sentiero di
partenza ma poi facendo caso a dei segni bianco rossi su una
ringhiera presso una rampa che parte sulla destra, capiamo che è
di qui che si parte. Superiamo le poche case e costeggiamo piccoli
orti, attraversiamo un piccolo canale e oltrepassiamo una casa
isolata ( villa Gioiello), da qui i segni sono rossi, questo
dovrebbe essere un sentiero che unisce Casania con Resceto, troviamo
uno spazio aperto pianeggiante da dove si ha una bella vista sul
paese sottostante, questa vecchia mulattiera deve essere percorsa di
sovente perché è ben conservato e i segni sono recentissimi.
Seguiamo il sentiero e in circa venti minuti siamo alla cava
della Tecchia dei Corvi, cava in disuso, la si può vedere già dal
paese, se non proprio la cava una torre in mattoni, una cabina
elettrica che forniva energia per la cava.
Ci portiamo alle
spalle della cabina e lasciamo il sentiero e iniziamo a salire la
cresta
è da questo punto che si lascia il sentiero e si inizia a
risalire la cresta. il percorso è abbastanza scontato e non
impegnativo la roccia è buona e il grado.....facile! Raggiungiamo
una grande vasca per la raccolta dell'acqua piovana la oltrepassiamo
tenendocela sulla destra, poi dobbiamo superare dei risalti su
roccia ben ammanigliata non eccessivamente ripidi. é vero che si
prosegue senza indicazioni ma la cresta è ben evidente e non è
facile non trovarla! Ogni tanto incrociamo il sentiero per
Resceto, segnato con tratti rossi, li ignoriamo o li percorriamo per
brevi tratti, qui il percorso non è proprio obbligato.
Davanti a noi si pone una ripida mole rocciosa e capiamo che bisogna
arrivare lì, a vederla da sotto sembra anche non sia molto facile
salirla, anzi! Infatti giunti alla base dobbiamo impegnarci un po'
per capre da dove si può affrontare, davanti a noi una verticale
parete rocciosa neanche da pensarci a salirla, aggirarla destra
neanche a parlarne, non ci resta che spostarci sula sinistra e da
qui abbiamo individuato un ripido canalino su terreno assai
instabile, ci portiamo sulla cresta spostandoci verso destra
raggiungendo la cima. Ora è doverosa una spiegazione: Questa
cima e a una quota di 925 mt, c'è chi dice questo sia il
vero monte Girello mentre quello riportate sulle carte è una cima
senza nome a quota 733mt vicino al monte Cipolla .
Siccome
l'escursionista consulta le carte e visto come sono riportati i nomi
io mi atterrò alla toponomastica delle suddette mappe. Prendendo,
comunque, per buono la versione dello scambio dei nomi.
Tirando
le somme noi ci troviamo sulla cima quota 925, che nome o non nome
ci offre una vista sulle Apuane con la A Maiuscola dal
Cavallo alla Tambura, dal Sella al
Pelato, Gli Uncini, e tutta la cresta che scende sino al
Pasquiglio, verso ovest scorgiamo il paese di Casania e dietro
Gronda.
Per la discesa ci dirigiamo verso sud ovest in quanto
dalla parte opposta non è possibile visto il vertiginoso salto,
seguiamo una cresta rocciosa si dove siamo costretti ad aggirare
sulla sinistra per la presenza di un salto, poi si percorre un
crinale aperto molto esposto sulla destra e abbastanza appoggiato
nel versante opposto, peccato i molti arbusti che si impigliano ai
pantaloni. Proseguiamo e più avanti vediamo la cima di una
formazione rocciosa è quella che per le carte e per noi è il monte
Girello, per chi afferma il contrario è quota 733. Una volta
raggiunta non capiamo bene da dove si può salire, ci sarebbe un
canalino davanti a noi e sembrerebbe fattibile ma non sapendo cosa
si può trovare più in alto decidiamo di seguire le indicazioni della
relazione che abbiamo con noi. Andando verso destra notiamo una
traccia inizialmente ben marcata ma ben presto scompare, la seguiamo
cercando d non perdere quota e di aggirare la cima, percorriamo un
sentiero da capre e poi sulla nostra sinistra individuiamo un pendio
tra paleo che sale e ci porterà sulla cima. Dal Girello o quota 733
proseguiamo sulla cresta rocciosa senza molte difficoltà e
raggiungiamo l'ultima cima della nostra escursione, a quota 700 mt.
siamo sul monte Cipolla. Anche per salire a questa cima bisogna
aggirarlo sulla destra e appena si intravede un pendio tra paleo lo
risaliamo fino alla cima, guardando il panorama si vede benissimo
tutta la cresta che abbiamo appena percorso. Ripartiamo dirigendoci
verso un macchia di pini e seguendo la cresta scendendo cercando di
intercettare il sentiero 154, è abbastanza intuitivo perché o più su
o più giù il sentiero e inevitabile intercettarlo. Noi lo
intercettiamo nelle vicinanze della ex cava dell'onice che onice non
era, si trattava di un calcare stratificato con colorazione
particolare che lo faceva somigliare al vero onice. La cava si
potrebbe visitare ma essendo in grotta è completamente al buio, noi
avevamo una sola piccola frontale e abbiamo preferito lasciar
perdere e proseguire sul sentiero 154 in direzione Casania.
Attraversiamo un ravaneto, ripreso il sentiero troviamo sul percorso
un carrello che sembrerebbe di un a teleferica ma un'altra ipotesi
che ci immaginiamo è che sia stato un carrello d'uso della vicina
cava dell'onice. Proseguiamo e giungiamo all'acquedotto del paese,
oltrepassiamo dei ruderi, alcuni segni ci dicono che siamo vicini al
paese, infatti di lato abbiamo dei terrazzamenti coltivati, in
brevissimo siamo dietro la chiesa di Casania concludendo la nostra
uscita.
Ciao, alla prossima!