30/01/2022 Monte Torrione, cima Sud e cima Nord
Attenzione!
La presente pagina non vuole in alcun
modo essere una guida escursionistica o alpinistica, ma un
semplice racconto di una giornata
e la
segnalazione di una bellezza
naturale e
culturale.
Quindi, la
presente pagina non sostituisce ma presuppone
la consultazione delle
guide
e della
cartografia
in
commercio.
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qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti.
L'uso delle informazioni della
presente pagina sarà sempre a proprio rischio e
pericolo. A questo proposito, prima di effettuare le escursioni, si consiglia di
chiedere sempre informazioni
aggiornate, riguardanti lo stato
dei sentieri che si intendono
percorrere, alle Sezioni CAI che
ne curano la manutenzione.
Ricorda inoltre che tutte le
valutazioni circa le difficoltà
delle escursioni, riportate sul
sito, sono prettamente
soggettive.
Come
Arrivare
:
da Carrara Centro si
percorre tutto il Viale Galilei sino al semaforo con la Via
Aurelia, si tiene la destra e si svolta a destra sull’Aurelia
verso Carrara Centro. Si percorre l’Aurelia sino alla prima
rotatoria, si mantiene la corsia di sinistra e si prende la
terza uscita della rotatoria, andando quindi verso Carrara
Centro. Ci si immette sul Viale XX Settembre e lo si percorre
per circa 10 minuti sino ad imboccare una salita alberata: si
entra in Carrara Centro, mantenere la destra e seguire
l’indicazione per Ospedale (H). Si giunge ad una biforcazione
in prossimità dell’Ospedale (strada a destra Ospedale) imboccare
la strada di sinistra direzione Miseglia. Si percorre tutta la strada e si giunge ad uno stop
su di un piccolo ponte, a vista sulla destra resterà un ponte di
ferro della vecchia ferrovia marmifera. Allo stop
prendere la strada in salita sulla sinistra direzione Miseglia
(la strada a destra porta a Bedizzano, e la strada a sinistra in
discesa invece riporta a Carrara Centro); Seguire le
indicazioni per Miseglia e continuare a salire fino ai Ponti di
Vara, sulla vostra sinistra troverete il Bar L’Incanto e subito
dopo sulla sinistra troverete la strada che porta a Torano.
INDICAZIONI STRADALI |
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Nessun sentiero numerato
Tempo di
percorrenza:
percorrenza totale:4,00h
- 667 mt dislivello |
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Classificazione:
EE Allenati
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Acqua: Nessuno
lungo il percorso, possibilità di approvvigionarsi al bar
L'Incanto, se aperto
Periodo consigliato:
Tutto
l'anno |
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Traccia Google Earth - Traccia GPS
autore Lorenzo Verdiani
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La traccia GPS non è sempre
attendibile potrebbe avere anche diversi metri di scarto, non fare
affidamento solo su di questa |
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Punti sosta:
Nessuno |
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Oggi andiamo alla scoperta di un
nuova zona, per noi. Ci dirigiamo verso la zona più che devastata
del bacino marmifero di Carrara causa dell'elevato impatto
paesaggistico ed ambientale in un territorio ricco di biodiversità e
geo diversità come quello delle Alpi Apuane, esattamente saremo
nella zona della famosa cava di Fanti Scritti. Questa cava prende il
nome da un
bassorilievo di epoca romana (III d.C.), scolpito su una parete di
roccia e raffigurante tre divinità ("fanti") con sotto di esse una
dedica in latino ("scritti").
Le nostre mete sono due
cime minori delle Apuane e poche conosciute il banale Monte D'Oro e
soprattutto la cresta sud del monte Il Torrione cima Sud e cima
Nord.
Ci portiamo ai Ponti di Vara percorrendo la strada che da
Carrara sale a Bedizzano e da lì raggiungiamo i caratteristici Ponti
di Vara. Questi ponti sono stati costruiti nel 1890 e facevano parte
della ferrovia marmifera utilizzata per trasportare al porto di
Carrara i blocchi di marmo estratto da queste cave. Non fù accolta
bene da tutti, infatti negli anni 30 i ponti furono oggetto di un
attentato dinamitardo da parte dei lavoranti che trasportavano il
marmo su carri trainati dai buoi, esasperati dalla concorrenza della
ferrovia. All’inizio degli anni ’60 del secolo scorso, la sede della
Ferrovia Marmifera fu riconvertita a strada camionabile.
Giungiamo in uno slargo, davanti al bar trattoria L'Incanto e
lasciamo l'auto. Prendiamo subito la strada asfaltata davanti a noi
seguendo l'indicazione cava Fantiscritti, in brevissimo sulla nostra
sinistra vediamo un blocco di marmo con vecchie scritte cancellate
lo aggiriamo uscendo dalla strada e subito si inizia a salire per
crinale su terreno detritico e poco stabile. Portando lo sguardo in
alto notiamo un traliccio che dobbiamo raggiungere.
Percorriamo
il crinale che si trova su il taglio di cava sulla nostra sinistra,
quindi ci teniamo leggermente sulla destra. Arriviamo al primo
boschetto e ci appare molto intricato e non ci è facile trovare il
punto giusto per entrare ci teniamo un po' sulla destra e sembra di
intravedere una traccia, ma di questo non siamo certi, su una roccia
un foro per un palo e a terra un insidiosissimo cavo elicoidale che
ce lo troviamo sempre tra i piedi. Se dovessi tornarci sicuramente
mi porterei un bel pennato o meglio ancora un machete. Proseguiamo a
fatica impigliati tra rovi stipe, corbezzoli e lecci talmente
infrascati che ogni passo è uno strazio. Proseguiamo alla ceca ma
teniamo presente la direzione del traliccio e teniamo la posizione
cercando di stare quanto più possibile sul crinale....quando
possibile. Giungiamo al traliccio e il crinale si apre, siamo qui
sulla vetta del Monte D'Oro alla vertiginosa quota di 457 mt.
siamo in una zona aperta ma è una mera illusione in quanto
proseguendo ritroviamo un altro tratto boscoso se non proprio come
il primo, quasi! In compenso è più corto ma sempre intricato.
Superato questo boschetto finalmente usciamo allo scoperto su rocce
e prendiamo la cresta su facile roccette. Davanti a noi ci troviamo
un salto e sulla nostra destra un altro boschetto. Facciamo dietro
front e ci abbassiamo a sinistra aggirando il salto ci dirigiamo
verso un ravaneto e successivamente ad una vecchia cava abbandonata.
guardando da qui vediamo che entrando nel boschetto saremmo potuti
scendere tra roccette e arbusti, bè, pazienza non è che ci ha
richiesto una lunga deviazione!
Attraversiamo un ravaneto,
poi il terreno diventa più compatto che inizia a divenire più
ripido, ci troviamo, poi, a percorrere una cresta abbastanza
affilata che scende verso una sella e in basso la polverosissima
strada marmifera che collega le varie cave, la percorreremo al
ritorno. Dobbiamo risalire un muro verticale e molto esposto in ambo
i lati, (II°). Ancora seguiamo la cresta ripida. Poi scende sino
alla strada che nella sua costruzione è stato asportato un tratto di
cresta.
Si continua inizialmente su terreno
delicato e instabile a causa della strada per pochi metri dopo di
che la cresta si fa molto ampia e facile con bella veduta sulla
cresta della Valpulita e più avanti della cima Bombarda.
Arrivati alla
cima sud del Torrione (895 metri di altezza) impressionante è il
proseguimento della cresta che andrà percorsa per arrivare alla cima
nord.
Dalla cima sud si individua sul lato destro (Campanile di Colonnata)
una corda in buono stato messa dai cavatori che poi cala verso una
sella sottostante.
La discesa è delicata in quanto su
terreno ripido, esposto ed instabile nella prima parte mentre più in
basso è presente un passaggio un pò impegnativo per la presenza di
un salto liscio di quasi due metri...conviene realizzare un nodo
machard sulla corda collegato all'imbrago in modo da scendere in
sicurezza.
Si sale senza problemi sul rilievo
successivo che sulle carte IGM è la quota 893 e successivamente la
cresta si fa molto molto esposta e stretta in leggera discesa...due
brevi salti prima di giungere ai tralicci abbandonati dalle cave
vanno fatti con estrema attenzione specialmente il secondo che
presenta difficoltà di 1° grado + .
Superate le attrezzature ad uso cava
arrugginite si raggiunge in breve la cima nord senza però
sottovalutare l'ultimo tratto in quanto pur essendo meno affilato è
caratterizzato da terreno molto instabile.
Dalla cima nord
(897 metri di altezza) bellissima è la veduta dell'ultimo tratto di
cresta che va dalla cima sud in poi e soprattutto sul vicinissimo
monte Maggiore con le creste e canali che abbelliscono il suo
versante sud ovest.
Si torna indietro ripercorrendo tutto il
tratto fatto all'andata fino a giungere nuovamente alla cima sud.
Dalla
cima si ripercorre un breve tratto di cresta mantenendosi sulla
sinistra e una volta superata di pochissimo la cava di Valdichiara
che si trova alla nostra sinistra si intercetta una corda messa da
cavatori (ometto in pietra presente) e si va verso la cava.
Risalito un
breve tratto di ravaneto si prende la marmifera che si seguirà fino
ai Fantiscritti e da qui, una volta superato un cancello, si prende
a destra la strada asfaltata che si seguirà per breve fino a tornare
al punto di partenza.
Relazione compilata consultando il sito
di Lorenzo Verdiani
https://it.wikiloc.com/percorsi-alpinismo/alpi-apuane-il-torrione-dalla-cresta-sud-92280184
Ciao, alla prossima!