19/06/2022 Cresta ovest del Macina

10/11/2024 Cresta ovest del Macina dallo schienale dell'Asino

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Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)

Escursione considerata semi alpinistica in ambiente impervio e selvaggio, su terreno spesso rotto, la forte esposizione e la quasi costante ripidezza su terreno scosceso è per questo una escursione riservata solo a persone molto esperte che abbiano già sufficiente esperienza di creste e terreno apuano con caratteristiche simili.

 
Percorso: Passo del Vestito, Sentiero 150 sino al tratto pianeggiante sotto il macina, invaso canale del Diavolo,   cresta ovest Macina, vetta Macina, sentiero normale del macina ( segni azzurri), sentiero 150, Passo del Vestito

 

Come Arrivare : Da Seravezza seguire le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana.
Occorre percorrere la strada provinciale oltrepassando Ruosina, Retignano e Levigliani, quindi imboccare la galleria del Cipollaio e scendendo dopo la galleria ad un bivio prendere a sinistra verso Arni.
Si oltrepassa il paese e dopo una galleria si raggiunge l'albergo Le Gobbie (1087 m). Proseguendo si giunge alla galleria del Vestito, prendiamo una strada sterrata sulla destra e parcheggiamo nell'immediate vicinanze.


 INDICAZIONI STRADALI

 
 

Sentieri: 
150 Le Gobbie  - Galleria del Vestito - Schienale dell'Asino - Sella  - Passo di Sella .
 
                      


 

Tempo di percorrenza:  Tempo di percorrenza totale:  circa 5,30h
Classificazione: Escursionistica al limite con alpinismo - Il terreno è tipicamente apuano, richiede piede fermo e attenzione costante -
Difficoltà tecnica Tratto di10 metri circa di III, tratti di I e II, spesso esposta. Terreno instabile e verticale, valutazione personale.

Periodo consigliato:  Nel periodo tardo primaverile e in estate, sconsigliato in inverno con ghiaccio o neve e con  roccia bagnata.
 

Acqua: Al ristorante le Gobbie....se è aperto!!

Traccia gps            Immagine Traccia    

 
Punti sosta: Ristorante le Gobbie ( se aperto),  0584 789093

 Arriva una telefonata dal socio di camminate chiedendomi la disponibilità per domenica ad una camminata, rispondo affermativamente e alla sua richiesta di dove andare io propongo alcune uscite.... tutte bocciate e senza accettare obiezioni mi propone il Macina dalla cresta ovest. Io gli dico che ci siamo già stati e magari sarebbe più divertente un altro itinerario. La risposta? No, questa è un'altra cresta. Ok capisco che vuol dire che si prende da un'altra parte. Nel 2022 l'abbiamo fatta integralmente dalla cava della chiesa del Diavolo, questa volta la prenderemo più alta arrivando dal sentiero 150.
Va bhè, OK vengo, a domani mattina.
Poi leggendo qua e là vedo che questa è un'escursione considerata semi alpinistica in ambiente impervio e selvaggio, su terreno spesso rotto, la forte esposizione e la quasi costante ripidezza su terreno scosceso è per questo una escursione riservata solo a persone molto esperte che abbiano già sufficiente esperienza di creste con caratteristiche simili.
Va bene ormai è deciso si
va! Decidiamo di partire presto, alle 7,00 ci ritroviamo e ci dirigiamo dirigiamo verso il paese di Arni alla località Passo del Vestito, nelle vicinanze del Ristorante Alle Gobbie.
Lo raggiungiamo in circa poco meno di un'ora, subito imbocchiamo il sentiero 150 su marmifera per circa un centinaio di metri, più o meno, poi prendiamo verso in direzione Passo Sella. la via di cava sale a sinistra diretta alle cave del Pelato, subito dopo sulla destra sale il sentiero 150.
Iniziamo a salire tra arbusti e rocce,
il panorama si apre sul monte Pelato e sull’Altissimo a sinistra, mentre sulla destra, in basso, scorre il Canale Buro, tributario del Canale delle Gobbie. Poi passiamo per sfasciumi e la visuale si apre sul Macina e sul Sella, siamo in un punto panoramico stupendo con una visuale che dalla costa arriva al Sagro, Grondilice, Contrario, Cavallo e, in basso, abbiamo l’orrida valle di Renara. Questa visuale ci accompagna per un po’, mantenendosi il sentiero in cresta, tra pinnacoli rocciosi (questa è la Cresta del Vestito). Arriviamo a una selletta panoramica, tra l’altro sulle cave Ronchieri, e proseguiamo a destra su roccette agevoli.
Entriamo in una bella faggeta in cui il sentiero sale molto ripidamente a tornanti, esce dal bosco e arriva allo Schienale dell'Asino (1372 m).

Adesso il sentiero diventa più roccioso e alcuni passaggi da effettuare aggrappandoci alle rocce da fare con attenzione ma niente di difficile.
Proseguiamo verso nord in direzione del Passo Sella sino a raggiungere un pianoro su placca molto panoramico, riconoscibile anche da traliccio; alla base sul versante sud del Macina.
Guardando verso nord ovest ( a sinistra ) si nota una sella che si congiunge alla cresta ovest, cresta che abbiamo intenzione di risalire. Abbiamo qualche dubbio su dove dirigerci ma poi decidiamo che la direzione più logica è quella verso un altro traliccio e poi aggirare verso destra una costola. Così facciamo e giunti alla costola proseguiamo dritti verso due torrioni (pinnacoli) molto caratteristici, sono proprio davanti a noi. Attraversiamo un tratto a sfasciume senza difficoltà particolari. Una volta raggiunti i due pinnacoli, passiamo al di sopra di quello più grosso. Da qui in avanti diventa più impegnativo e sicuramente dobbiamo assolutamente evitare di scivolare. Sotto di noi il profondissimo, vertiginoso, buio e tetro Canale del Diavolo.
Procediamo su placche del canale del Diavolo su roccia buona, alterniamo tra placche e paleo, attraversando tutto l'invaso. Notiamo un alberello isolato in lontananza, vicino alla selletta. Ci portiamo alla quota dell'alberello, troviamo poi  una bella cengia erbosa che ci guida vicino all'alberello. La cengia termina e ci portiamo appena al disotto dell'alberello e da qui saliamo in diagonale sino a raggiungere la selletta. 
Ci fermiamo un attimo, riprendiamo fiato e ci idratiamo. Ripartiamo ma davanti a noi si pone un muro di circa una decina di metri, ci spostiamo verso destra, l'unica direzione ovvia da dove salire, perdiamo un pò di tempo per decidere da che punto iniziare a salire, proviamo una prima volta vicino alla selletta ma subito si manifesta assai problematico per la qualità del terreno, molto tritato e con scarsi appigli. Ritorniamo al punto di partenza, alla selletta. Ci spostiamo ancora più a destra e troviamo un tratto più accessibile e iniziamo a salire. E' fattibile ma con passi di III° terreno infido e scivoloso; inutile raccomandare massima cautela. Saliamo su verticale con qualità della roccia molto smossa e liscia, quindi molto precariamente. Passiamo davanti a quello che sembra una grotta, visto poi sulla carta che dovrebbe essere la grotta del Sambuco.
Superato questo tratto delicato siamo sul filo di cresta ovest  adesso erboso e roccette. Proseguiamoverso la cima del Macina,  quest'ultimo tratto di cresta è solo apparentemente più facile in quanto vanno scelti i passaggi migliori su un terreno che è sempre assai ripido, esposto e instabile, passaggi di I° - II°. L'illusione di essere vicino alla vetta è alta ma c'è ancora molta strada da fare prima di raggiungere la cima.

Finalmente la raggiungiamo l'apice di questa montagna, il Macina, è il monte di Arni da cui  mostra la sua visuale più bella: appare come una piramide appuntita. Mentre da altre posizioni è semplicemente un’appendice delle cresta del monte Sella. Non è un monte facile da salire ed è poco frequentato, solo le capre stazionano stabilmente sulla vetta. La lunga, faticosa ed esposta ascensione con il panorama che abbiamo ci ripaga delle fatiche che abbiamo affrontato per arrivare sin qui. Il panorama è aperto sulla costa e sulle isole toscane e liguri, poi sulla valle di Arni con le sue cave. Tra i monti ammiriamo il monte Sagro, il Sella, il Fiocca ed il Sumbra ed il gruppo delle Panie, oltre all’Altissimo ed al Pelato.
Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino e imbocchiamo il sentiero della via normale, segni azzurri, che ci conduce al sentiero 150 (le Gobbie - Passo Sella), naturalmente ci dirigiamo in direzione le Gobbie. Il sentiero 150 chiamato anche Schienale dell'Asino, procede tra roccette e pinnacoli a tratti dobbiamo usare le mani per aiutarci nella progressione, poi, entriamo nella zona boscosa  proseguendo verso il passo del Vestito - le Gobbie che raggiungiamo in circa un'ora e quaranta dalla vetta del Macina.

Fonti: Youtube Roberto Garzella - Sito Escursioni Apuane
Alla prossima!
 


Foto escursione jj