02/03/2025
Penna
Rossa del Cardoso
Attenzione!
La presente pagina non vuole in
alcun
modo essere una guida
escursionistica o alpinistica, ma un
semplice racconto di una
giornata
e la
segnalazione di una bellezza
naturale e
culturale.
Quindi, la
presente pagina non sostituisce
ma presuppone
la consultazione delle
guide
e della
cartografia
in
commercio.
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assumono alcuna responsabilità di
qualsiasi ordine giuridico e
legale per eventuali danni o
incidenti.
L'uso delle informazioni della
presente pagina sarà
sempre a proprio rischio e pericolo.
A questo proposito, prima di
effettuare le escursioni, si
consiglia di chiedere sempre
informazioni aggiornate, riguardanti
lo stato dei sentieri che si
intendono percorrere, alle Sezioni
CAI che ne curano la manutenzione.
Ricorda inoltre che tutte le
valutazioni circa le difficoltà
delle escursioni, riportate sul
sito, sono prettamente soggettive.
Percorso:
Cardoso località Orzale, Santuario di
San Leonardo, Penna Rossa, Per sentiero 124 e poi 12 si torna a
Cardoso |
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Come Arrivare :
INDICAZIONI STRADALI
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per
Castelnuovo Garfagnana, oltrepassata Ruosina, si prende la
deviazione a destra (4,9km) per il fondovalle in direzione
Stazzema. Si arriva ad un bivio (6,6km) che a destra porta a
Stazzema, invece a sinistra si va a Cardoso che si raggiunge in
pochi minuti (8,8 Km).
Periodo
consigliato: Tutto
l'anno, lungo il percorso si trovano delle placche che se
bagnate creano difficoltà accentuata
Classificazione:
Itinerario in ambiente selvaggio sulle Alpi Apuane,
riferita a persone molto esperte, in ottime condizioni fisiche
con capacità alpinistiche, di intuito e orientamento, utile
l’uso del GPS.
Difficoltà: EEA Dislivello in salita: 1044 m circa, tempo
totale 6,30h.
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Sentieri:
Sentiero dell'Acqua -
Santuario di San Leonardo
124
Foce di Mosceta – La Fania – San
Rossore – Cima alla Ripa – Il Pozzetto – Collemezzana –
innesto del sentiero della Curtina – La Faniella – Case
Colombaia – La Campanella – Il Puccio – bivio sentiero 124A –
Foce di
Petrosciana
12
Cardoso – Casalina – Casa ai Boschi – Case Colombaia – Arco
del Monte Forato – Casa del Monte Casa Felice – innesto sentiero
6 – Fornovolasco
L'escursione viene svolta prevalentemente fuori sentiero
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Tempo di percorrenza:
Tempo
di percorrenza totale:
circa 5
h
Statistiche del percorso:
Distanza 8,69 km Dislivello positivo 1.032 m Difficoltà
tecnica: Difficile Dislivello negativo 1.032 m Altitudine
massima: 825 m Altitudine minima:379 m Tipo di percorso:
Anello
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Acqua:
In località
Orzale, al Santuario di San Leonardo, sul sentiero 124 e 12 |
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Punti sosta: Nessuno |
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Escursione impegnativa
per il dislivello e tratti esposti
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Finalmente, dopo molte settimane per
varie vicissitudini possiamo riprendere le nostre attività esplorative sulle
Apuane. Oggi non ci spostiamo di molto ma andiamo su una cima minore delle
Apuane ma non per questo meno affascinante o meno impegnativa.
Ci portiamo in localita'
Orzale nel Paese di Cardoso; lasciamo l'auto sopra l'ultimo tornante a pochi
metri dalle gruppo di case che formano il borgo dell'Orzale.
Appena pronti scendiamo sino alla curva e prendiamo una
rampa che sale per pochi metri, indicazione per il Santuario; sentiero che
subito procede abbastanza in piano sino ad arrivare a superare un piccolo
torrentello, si risale dalla parte opposta e arriviamo ad una presa per la
captazione dell'acqua. Giungiamo poi al torrente Capriola che superiamo
grazie ad un ponte in legno, scivoloso. Da qui seguiamo il sentiero della
Via dell'Acqua, che altro non è che il lastricato dell'acquedotto. quindi si
procede speditamente e piacevolmente. Successivamente troviamo un altro
canale, dovrebbe essere il Fosso Cogna, presente anche qui struttura in
cemento per l'acquedotto. Proseguiamo sempre seguendo il lastricato e
attraversiamo un altro canale, il rio Capitato, nelle vicinanze dei ruderi.
Il cammino è piacevole ma anche un pò monotono, sempre su questo lastricato
e nel bosco, per fortuna ogni tanto si aprono delle zone dove è possibile
vedere qualche montagna che ci allieta la vista. Ci troviamo in uno stretto
passaggio tra due pareti e notiamo una passerella sulla nostra destra,
incuriositi andiamo a vedere e u paio di cartelli ci indicano un sito
archeologico, appunto il posto si chiama Sito di Trogna. Qui troviamo un
masso orientato verso il Monte Nona e il monte Procinto dove sono presenti
delle incisioni rupestri raffiguranti antichi pennati stilizzati e coppelle
probabilmente incise dai Liguri Apuani a scopo rituale e propiziatorio.
Ammirando i segni lasciati sulla pietra sono questi luoghi che ci
trasmettono il misticismo che le popolazioni si sono tramandate sin dalla
preistoria, parlano di una sacralità remota, resa più suggestiva dallo
scenario di improbabili vette: il cinturato cilindro del Procinto, la porta
di pietra del Forato, il dolmen della Penna Rossa, la cortina del Nona, la
massa maestosa della Pania.
Dopo la visita al sito riprendiamo il cammino e giungiamo dopo poco ad
un invaso da cui parte una condotta che porta l'acqua a valle, non sò se è
per le molte piogge che ci sono state o perché è sempre così ma noi notiamo
che la portata è molta, bene, no?
Superato l'invaso dopo poco troviamo
sulla sinistra il bivio per il santuario; saliamo sempre nel bosco, troviamo
una teleferica e poco distante una abitazione , continuiamo a salire su
tornanti, vi sono ancora ruderi e tra questi una casa che da come si
presenta sembra frequentata, poco dopo siamo alla chiesetta del Santuario di
San Leonardo.
Si trova alla base della Penna Rossa, la nostra meta ed è
proprietà della comunità di Cardoso, vi è venerata la Madonna di San
Leonardo
La chiesetta è in buona posizione panoramica rispetto al gruppo
Nona, Procinto, Matanna da una parte e alla Pania della Croce dall’altra.
In zona è presente anche un platano e fontanella dell' acqua potabile.
Sino a qui è stata una piacevole e non faticosa passeggiata, un po' monotona
ma comunque piacevole.
Da adesso le cose si fanno assai più complicate;
ci portiamo sulla parte della facciata della chiesa e prendiamo una traccia
che sale dalla dorsale nel bosco, traccia appena distinguibile. Presto
arriviamo ad un serbatoio per l'acqua, probabilmente per la chiesa e le
abitazioni che ci sono sotto.
Dal serbatoio prendiamo a sinistra seguendo
un tubo in plastica, tubo di riempimento del serbatoio. Saliamo sempre
seguendo il tubo e non sempre agevolmente, dobbiamo superare diversi punti
molto infrascati e su terreno ripido e scivoloso. Troviamo diverse tracce o
quello che sembrano antichi sentieri, ci abbiamo provato a seguire quelli
che sembravano i più evidenti ma poi finivano tutti in nulla, in definitiva
la meglio cosa da fare è stata quella di seguire il tubo.
Sempre
seguendo il tubo, dopo aver ravanato a lungo, giungiamo ad un muretto a
secco con piccola piazzola. Da qui prendiamo a sinistra sempre seguendo più
o meno il tubo e sempre su terreno impervio. Nel proseguire attraversiamo un
canale per poi risalire dalla parte opposta, sulla nostra destra abbiamo
un'alta cortina rocciosa non salibile, il tubo adesso lo vediamo in alto e
capiamo che per portarci in direzione dovremmo aggirare la parete.
Proseguiamo verso nord, troviamo un altro muretto a secco, studiamo un po'
la zona e capiamo che andare avanti oltre che ad allontanarci ci porta ad un
punto dove quasi sicuramente poi non possiamo proseguire, quindi dopo la
cortina rocciosa guadagniamo il crinale e ci dirigiamo a sinistra, verso
sud, sud/ovest.
All'inizio si prosegue abbastanza bene nel bosco, ma
quando iniziamo a traversare verso la nostra meta le cose si fanno
complicate, non tanto per il terreno fangoso e franosa o piuttosto dagli
alberi caduti, no il peggio è quando siamo dovuti risalire da placche
bagnate con muschi che rendevano queste rocce unte come l'olio. E' stato
complicato ma alla fine siamo riusciti a guadagnare il crinale sommitale
arrivando alla selletta. Prendiamo poi a destra sulla cresta, un ultima
arrampicatella su facili roccette e finalmente giungiamo in vetta a questa
modesta cima che da moltissimo era nelle nostre mire. Da quassù abbiamo una
splendida vista sul Forato che è sopra di noi, maestosa la Pania, oggi
innevata e in parte il Corchia.
La vetta della Penna Rossa non è molto
ampia, anzi, per questo non ci fermiamo a lungo e torniamo indietro sino
alla selletta dove ci fermiamo un attimo per uno spuntino.
Riprendiamo il cammino e costeggiamo sulla destra una crestina rocciosa e
proseguendo puntando all'alto in breve intercettiamo il sentiero 124 che
procede tranquillamente nel bosco, giungiamo a case Colombara (ruderi), poco
dopo il sentiero prende a sinistra, verso casa Puccio, mentre a destra parte
il sentiero 12, sentiero che prendiamo. Il sentiero si percorre
piacevolmente sino ad una bella casa ben tenuta con una abbondante fonte.
Dalla casa scende una strada sterrata, comunque si segue il tracciato del
sentiero 12 sino alla confluenza con il sentiero SAV della Via dell'acqua e
con questa ripercorrendo il tracciato fatto all'andata torniamo all'Orzale.
Alla prossima
Spunto dal canale YouTube Roberto Garzella
Penna
Rossa