Poesia
di Claudia Renzer, moglie dello scalatore e guida alpina Christoph Hainz
di Brunico (AltoAdige), anche lei scalatrice di montagne e cascate di
giaccio.
LE
MONTAGNE
Fiere,
potenti ed elevate,
rimangono in silenzio,
nella loro inestimabile maestosità
fatta di eternità ed essenza. |
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Testimoni
apparentemente
muti
eppure
raccontano di tempi passati, remoti,
di tempi
che nessun uomo è mai stato così vecchio da poter ricordare,
o ancor meno comprendere. |
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Si
dice:
la montagna ha mille volti.
Talvolta si mostra
Bella,
abbracciata dal sole,
invitante
la montagna che dà, la montagna buona.
Ma all’improvviso
I suoi tratti mutano
E subito un avvertimento:
”Non fare un passo oltre!”.
Si apre l’altro lato della montagna,
esigente,
minaccioso,
imprevedibile, selvaggio. |
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La
montagna non è senza vita, spenta
Come qualcuno crede.
E’ una grande maestra nel trasformarsi.
Nella sua infinita calma e tranquillità
Si mostra volentieri maestosa,
ma adora il gioco di nascondersi
dietro alle nuvole
concedendo un fugace scorcio
su una cresta di roccia
su
una torre
e qualche volta persino sulla sommità. |
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La
montagna parla solo
a colui che ha rapito il tempo,
che si è compromesso col tempo,
che cerca il suo cammino e procede.
Tastando roccia dopo roccia,
si arrampica, con il destino e la montagna stretti in pugno.
“Comprendere” deriva da “prendere”. |
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Ogni
cammino su una montagna
è la strada verso un punto d’arrivo,
ma anche un cammino indietro nel tempo,
verso la preistoria di questa Terra.
Nella montagna si succedono i secoli,
culminano nella sommità,
ma è nell’Essenza della montagna, nel suo interno
che riposano i segreti di tempi ormai lontani.
Lei sola nasconde dentro di sé la fonte,
la nascita
da cui discende l’Essenza di tutte le cose. |
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