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Zeri è un nome
collettivo, non indica un centro, ma un insieme di località. Il territorio
del comune è da boschi di castagno. L'ambiente naturale e i borghi zeraschi
si sono conservati intatti nel corso dei secoli grazie all'isolamento
storico cui furono oggetto. Ancora oggi si possono osservare imponenti
casali, pievi, borghi arroccati, mulini nascosti. La zona è frequentata per
costituito da un altopiano circondato da rilievi montuosi, di cui Monte
Spiaggi (m 1554) rappresenta una delle cime più elevate, e solcato da tre
diverse valli scavate dai torrenti Gordana, Teglia e Adelano. Le varie
frazioni che costituiscono Zeri hanno dunque caratteristiche anche molto
diverse. Per esempio, Patigno e Noce si trovano in ambiente montano mentre
Paratola, Bosco e Valle sono centri di campagna circondatida
fitti boschi di castagno. L'ambiente naturale e i borghi
zeraschi si sono conservati intatti nel corso dei secoli grazie all'isolamento
storico cui furono oggetto. Ancora oggi si possono osservare imponenti
casali, pievi, borghi arroccati, mulini nascosti. La zona gode di un clima
particolarmente favorevole per quel che riguarda il turismo in ogni periodo
dell'anno: in inverno sono aperte le stazioni sciistiche dello Zum Zeri
mentre in primavera e in estate si possono percorrere i numerosi sentieri.
Al Passo della Cisa sorse per opera di un gastaldo longobardo un ospedale intitolato alla Madonna. Nel 1230 è ricordata la chiesa sottoposta alla pieve di Berceto, fortificata nello stesso secolo per garantire la sicurezza del transito. Nel 1471 l’ospedale, come tutti quelli del parmense, fu aggregato all’Ospedale Grande Rodolfo Tanzi di Parma e il luogo praticamente abbandonato. Nel 1924 vennero rinvenute le fondamenta dell’antica chiesa costruendo il santuario della Madonna della Guardia che presiede attualmente il passo.