Scende dalla vetta fino al passo del Vaso Tondo che si trova tra due quote secondarie (1471 a ovest e 1460 a est ) e si prolunga fino a Falcovaia. Sulla cresta si sviluppa un’altra parte del sentiero 143 per la vetta che guarda anche sulla parete sud e incontra diverse postazioni di guerra legate alla Linea Gotica.
L'Altissimo a dispetto del nome
(misura solo 1589 metri) è fra le più basse cime delle Apuane, ma è quella che
dal litorale tirrenico appare più maestosa, con il versante sud che cade
verticale per quasi 700 m.
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L’Altissimo nella poesia
Il monte ispirò anche il poeta Gabriele d’Annunzio
“Il Peplo Rupestre”
Mutila dea, tronca le braccia e il collo,
la cima dell’Altissimo t’è ligia.
È tua la rupe onde alla notte stigia
discese il bianco aruspice d’Apollo.
La cruda rupe che non dà mai crollo,
o Nike, il tuo ventoso peplo
effigia!
La violenza delle tue vestigia
eternalmente anima il sasso brollo.
Quando sul mar di Luni arde la pompa
del vespro e la Ceràgiola è cruenta
sotto il monte maggior che la
soggiòga,
sembra che dispetrata a volo irrompa
tu negli ardori e sul mio capo io
senta
crosciar la foga dell’immensa foga.